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Borsa Milano in calo con banche dopo profit warning Credit Suisse, attesa meeting Bce domani

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Partenza in terreno negativo a Piazza Affari, tra borse europee deboli, appesantite dai bancari dopo il profit warning di Credit Suisse

I mercati rimangono in attesa dell'importante meeting della Bce di domani, quando Francoforte getterà le basi per il nuovo assetto di politica monetaria improntato ad una stretta, unendosi alle altre banche centrali impegnate a contrastare l'inflazione.

"La nostra idea è che difficilmente le banche centrali vorranno interrompere drasticamente la crescita economica ristabilita dopo l'uscita dalla pandemia, e che si stia avvicinando il momento di una svolta maggiormente dovish (anche se lo scenario è ancora molto incerto)", commenta Equita in una nota.

Secondo il broker, questo elemento, insieme ad un possibile rientro delle pressioni inflazionistiche a seguito del progressivo allentamento delle misure restrittive anti-Covid in Cina, "dovrebbero favorire i titoli quality che hanno sofferto da inizio anno".

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Intorno alle 10,05 l'indice FTSE Mib perde 0,46%

Tra i titoli in evidenza:

Sull'indice principale di Piazza Affari pesano in particolare i cali dei bancari, in un comparto europeo penalizzato dall'annuncio di Credit Suisse su una probabile perdita a livello di gruppo nel terzo trimestre.

BANCO BPM è tra i peggiori del FTSE Mib con un calo dell'1,6%. Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno limato il giudizio a ADD da BUY con un nuovo target price di 3,6 euro dal precedente 3,7 euro, pur sottolineando come l'istituto sia ben posizionato per beneficiare dello scenario di rialzo dei tassi.

Nel resto del comparto, Unicredit perde l'1,2% e Intesa Sanpaolo lo 0,9%. In netta controtendenza, Bper guadagna il 3% dopo che Jefferies, in attesa della presentazione del nuovo piano industriale dell'istituto emiliano venerdì, ha rivisto al rialzo il target price a 3,30 da 2,90 confermando la raccomandazione "buy".

Cali diffusi nel resto dei finanziari, dall'asset management agli assicurativi. Finecobank perde l'1,9%, Banca Generali l'1,6%, Mediolanum l'1,4% e Generali l'1,3%

Spunti positivi nell'automotive e tra gli industriali con Ferrari in progresso dello 0,9%, mentre Leonardo e Prysmian salgono dell'1% circa.

Fuori dal listino principale Mondadori balza di quasi il 4% in un mercato che rivaluta il titolo alla luce dei multipli dell'operazione di acquisizione di Pearson italia, attiva nell'editoria scolastica, da parte del gruppo finlandese Sanoma.

Rai Way guadagna il 2% dopo le indiscrezioni del Sole 24 Ore secondo cui sarà Lazard a seguire, per conto della Rai, il percorso di ulteriore valorizzazione di Rai Way dopo il dpcm del governo che apre all'eventuale riduzione della partecipazione di Viale Mazzini nella società delle torri in vista di un possibile consolidamento.

(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)