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Borsa Milano in calo con banche, focus su Bce, dati macro

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Dopo aver fallito il tentativo di riprendere il recente movimento rialzista, Piazza Affari torna sui suoi passi e perde ulteriore terreno in mattinata, complice un debole sentiment su tutto l'azionario continentale e un calo dei futures sugli indici di Wall Street.

La borsa milanese si comporta peggio degli altri listini europei risentendo del peso delle vendite sui bancari.

Il mercato rimane tuttavia concentrato sui dati macro per trovare conferme alle scommesse su un rialzo dei tassi meno aggressivo del previsto, alla base dell'ultimo rally giudicato da diversi operatore eccessivo.

Le vendite al dettaglio della zona euro sono diminuite ad agosto, indicando un indebolimento della domanda dei consumatori e sottolineando le aspettative di un'imminente recessione.

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Occhi puntati anche sulle minute, che verranno diffuse alle 13,30, della riunione Bce di settembre quando è stato varato un rialzo dei tassi di 75 punti, ma le attese sul fronte macro sono tutte per i dati governativi del mercato del lavoro Usa, domani, con probabili ricadute sul percorso monetario di Federal Reserve.

Intorno alle 12,50 il FTSE Mib cede lo 0,9% a fronte di un calo dello 0,3% circa dell'indice europeo Stoxx 600. Volumi fiacchi sull'azionario milanese, inferiori ai 600 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

In calo i bancari con l'indice del comparto italiano in discesa del 2% sottoperformando il settore europeo (-0,9%). Tra i singoli titoli Banco BPM è in fondo al listino con un calo del 3,7% seguita da Bper (-3,3%), mentre Intesa Sanpaolo e Unicredit perdono poco meno del 2%.

Anche Mediobanca (-2,7%) si accoda all'andamento del comparto mentre Jefferies ha avviato la copertura del titolo con "hold", indicando una minore sensibilità della banca d'affari al rialzo dei tassi rispetto ad altri istituti, ma un possibile sostegno al titolo potrebbe arrivare da un "giusto" approccio all'M&A.

In forte ribasso Mps che cede il 6% circa mentre crescono i timori sul prossimo aumento di capitale che, a pochi giorni dalla data prevista per l'avvio, è al momento privo di una rete di protezione.. Deutsche Bank ha tagliato il target price a 33 da 58 euro.

Nell'asset management Anima, partner commerciale di Mps e che potrebbe partecipare all'aumento, perde il 3,4% con un calo che alcuni broker attribuiscono ai deboli dati sulla raccolta netta di settembre, negativa per 175 milioni.

Tiene il settore automotive, tonico in tutta Europa e che a Milano vede Pirelli la più gettonata a +1,5%.

Nel lusso Moncler sale dell'1,3% mentre gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno rivisto al rialzo il target price a 53,5 euro da 49,3 euro confermando la raccomandazione 'Add'.

Fuori dal FTSE Mib balza Edison (+6,8%) con il gruppo energetico che torna sotto i riflettori in vista dell'imminente nazionalizzazione della controllante Edf e dopo le ipotesi, riportate da Reuters, su una possibile cessione da parte del colosso transalpino.

(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)