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Borsa Milano, in calo dopo intervento Svezia su tassi, giù banche e risparmio gestito

Una donna davanti all'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari in calo a fine mattina come il resto d'Europa dopo un avvio positivo, appesantita dalla decisione della banca centrale svedese di alzare di un punto pieno, più delle attese, il tasso di interesse.

"La mossa a sorpresa della Svezia ha innervosito il mercato, che teme un effetto a cascata sulla Bce", dice un trader.

Domani si conoscerà intanto la decisione della Fed, che secondo le attese dovrebbe annunciare un altro incremento dei tassi di 75 punti base per contrastare l'inflazione. "Mi aspetto però dalla Fed un cambiamento di tono, meno aggressivo, che favorisca un andamento positivo dei mercati, come storicamente accade con l'avvicinarsi delle elezioni americane di mid-term", aggiunge il trader.

Intorno alle 12,30 l'indice FTSE Mib perde lo 0,9%; come le borse europee, anche i futures sugli indici Usa sono negativi. A Milano i volumi sono contenuti, intorno ai 600 milioni di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Ripiegano le banche sotto il peso dei realizzi dopo una partenza brillante. UNICREDIT perde lo 0,75% dopo essere salita fino a +3% nelle prime battute in scia a un'intervista all'Handelsblatt del Ceo Andrea Orcel in cui dice di guardare ad acquisizioni in Germania. Piatta BPER dopo un buon avvio.

Più debole INTESA SANPAOLO (-1,7%) sulla quale l'Antitrust ha avviato un'istruttoria per presunta pratica commerciale scorretta.

Pesante MPS che perde circa il 4% (sopra i minimi intraday) dopo che ieri ha dato dettagli sul piano di raggruppamento azionario (1 nuova azione ordinaria ogni 100 esistenti dal 26 settembre) funzionale all'aumento di capitale iperdiluitivo previsto questo autunno. "E' una banca che capitalizza meno di 350 milioni e fa un aumento di capitale da 2,5 miliardi. Chi si tiene quelle azioni?", osserva un trader.

Restano leggermente positivi, benché sotto i massimi, i titoli del lusso come MONCLER, FERRAGAMO, CUCINELLI mentre si aprono le danze della settimana della moda milanese che riporterà l'attenzione mediatica sui vari brand. Intanto dall'estero giungono indicazioni rassicuranti su andamento e prospettive del settore da Ralph Lauren e Swatch, mentre la Cina sta allentando le misure anti-Covid.

In forte ribasso il risparmio gestito, che risente dell'aumento dei rendimenti di titoli di stato, che rendono meno appetibile la gestione attiva del risparmio, spiega un operatore. BANCA MEDIOLANUM perde più del 3%, FINECOBANK più del 2%.

In calo il comparto legato alla salute con vendite diffuse su DIASORIN, RECORDATI e AMPLIFON (-3%).

(Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)