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Borsa Milano in calo, banche pesanti su timori Npl, volumi sottili

MILANO (Reuters) - Piazza Affari comincia male il mese di giugno, archiviando in ribasso una seduta condizionata dalla sottigliezza dei volumi, effetto del lungo ponte festivo.

Ancora una volta, come accade da inizio anno, i finanziari hanno scandito il ritmo della giornata.

Mercati in attesa delle parole di Mario Draghi, che domani terrà la consueta conferenza stampa al termine della riunione del consiglio dei governatori della Bce, nonché dei dati di venerdì sulla creazione di posti di lavoro negli Usa a maggio.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso l'1,19%, l'AllShare l'1,05% e il MidCap lo 0,15%. Volumi per un controvalore di circa 2 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è sceso dell'1,01%.

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L'altalena delle banche ha oggi puntato verso il basso: il paniere italiano ha lasciato sul terreno il 2,09%. UNICREDIT (-1,81%) e INTESA SANPAOLO (-1,65%) a braccetto.

Mercato preoccupato dopo l'intervento di Atlante nell'aumento di Veneto Banca: si teme che il fondo avrà poco spazio per intervenire sul mercato degli Npl. Ne hanno pagato dazio BANCO POPOLARE (-6,29%), POPOLARE MILANO (-4,73%), POPOLARE EMILIA ROMAGNA (-4,31%), MONTEPASCHI (-3,85%), UBI BANCA (-2,57%) e MEDIOBANCA (-1,87%). Fuori dal paniere principale, segno meno per CARIGE (-6,61%) e BANCO DESIO (-3,41%).

Petroliferi penalizzati dal calo dei prezzi del greggio: TENARIS -1,18%, SAIPEM -2,15% ed ENI -1,38%.

Reggono FINECOBANK (+0,53%), A2A (+0,47%), CAMPARI (+0,4%), UGF (+0,36%), BUZZI UNICEM (+0,34%), ITALCEMENTI (+0,29%) e MONCLER (+0,07%).

Per il resto, male FIAT CHRYSLER (-2,96%) e sopra la linea di galleggiamento TELECOM ITALIA (+0,47%).

Tra le small cap, prosegue la corsa di EEMS (+37,21%) e di DIGITAL BROS (+14,08%). Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia