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Borsa Milano in calo su parole Draghi, male finanziari, giù Eni e Cnh

Un trader al lavoro. REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in netto ribasso una seduta segnata dalla delusione per le parole di Mario Draghi.

Il presidente dela Bce ha rinviato all'anno prossimo la valutazione sullo stimolo monetario ed eventuali interventi straordinari.

Immediata la reazione negativa dei mercati, con lo spread in risalita e la borsa in picchiata. Draghi ha poi voluto sottolineare che per l'eventuale apertura del QE ai titoli di Stato non servirà l'unanimità, commento che ha aiutato il recupero dei Btp, ma non di Piazza Affari

L'indice FTSE Mib ha infatti perso il 2,77%, chiudendo sui minimi e tornando sotto quota 19.500 punti per la prima volta dal 21 novembre scorso. L'AllShare ha lasciato sul terreno il 2,53% e il Mid Cap lo 0,66%.

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Volumi per un controvalore di circa 3,85 miliardi di euro.

L'effetto Draghi ha pesato soprattutto sui finanziari. Il paniere delle banche è sceso del 3,66%. Come di consueto, UNICREDIT (-4,08%) e INTESA SANPAOLO (-3,44%) hanno dettato il ritmo. Male MONTEPASCHI (-4,55%), UBI (-3,62%), BANCO POPOLARE (-3,64%), POPOLARE EMILIA ROMAGNA (-3,74%), MEDIOBANCA (-3,97%) e MEDIOLANUM (-3,04%).

Realizzi su alcuni dei titoli più brillanti recentemente: CNH INDUSTRIAL -4,98%, WORLD DUTY FREE -3,34% e MEDIASET -3,25%.

La caduta dei prezzi del greggio continua a gravare su ENI (-3,53%) che tocca i minimi dell'anno, mentre SAIPEM (-0,75%), dopo il sell-off seguito allo stop russo al progetto South Stream, ha provato a rimbalzare.

Timidi segnali di recupero anche per il lusso, affossato nei giorni scorsi dalla prospettiva di una recessione in Russia nel 2015: FERRAGAMO -0,1%.

Bene, considerato il contesto, A2A (-0,12%) e, soprattutto, TELECOM ITALIA (+1,58%).

Fuori dal paniere principale, ha ripreso vigore la corsa di SNAI (+11,93%), grazie, ipotizza un trader, all'operazione di Cvc Capital su Sky Bet.

ACSM AGAM galvanizzata (+4,59%) dall'ipotesi di aggregazione con A2A.

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