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Borsa Milano in calo su spettro recessione, crollo Mfe, bene Danieli

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari riduce le perdite in tarda mattinata, ma risente, in linea con gli altri principali azionari europei, di crescenti timori di una recessione globale.

A pesare sono l'intensificarsi della crisi energetica scatenata dal conflitto in Ucraina dopo agli incidenti di ieri che hanno causato le perdite dei gasdotti Nord Stream, così come l'impennata dei rendimenti dei titoli di stato in tutto il mondo.

Non rassicurano le parole della presidente Bce Lagarde, secondo cui l'istituto deve continuare ad alzare i tassi per frenare l'inflazione, mentre stasera prenderà parola il numero uno della Fed Jerome Powell, con futures sugli indici Usa misti al momento.

Intorno alle 12,45 l'indice FTSE Mib perde 0,7%, con "volumi sempre scarsi", commenta un trader.

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Tra i titoli in evidenza:

Banche in calo: UNICREDIT perde 1,8%, INTESA SANPAOLO cede 0,8%, BANCO BPM arretra di 1,4% e BPER segna -1,4%.

Peggio fa MPS (-4,5%), sempre zavorrata dai timori sulle possibilità di realizzazione dell'aumento di capitale iper-diluitivo da 2,5 miliardi di euro. "Riteniamo che l'impegno di Axa, di Anima e di un anchor investor sia cruciale per il successo dell'aumento di capitale", scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo, mentre il presidente di Caript ha detto a Reuters che un intervento dell'ente toscano nell'operazione non è all'ordine del giorno.

Tra i petroliferi, ENI cede 0,4%, SARAS segna -2,7% e SAIPEM perde 0,6% nonostante l'annuncio di contratti da oltre 1 miliardo in Costa d'Avorio. In controtendenza, TENARIS sale di 1,2%

Pesante ribasso per MFE, con le azioni A e B che estendono le perdite e cedono rispettivamente 4,2% e 5,1% dopo i risultati del primo semestre. Il mercato non apprezza il calo del 44% dell'utile operativo per via di una raccolta pubblicitaria piatta e costi legati all'energia in aumento, mentre un trader cita le incertezze circa l'outlook sul versante pubblicitario.

Dopo i rialzi di ieri spinti dalle attese delle possibili mosse del nuovo governo sulla rete unica, TIM cede 1,4% e le risparmio perdono 1,1%.

Seduta particolarmente negativa per STMICROELECTRONICS, che cede 5,2% con l'indice Tech italiano che perde ben 4,4%. Un trader conferma che il rosso odierno è dovuto all'indiscrezione secondo cui Apple avrebbe abbandonato i propri piani di aumentare la produzione di iPhone nella seconda parte dell'anno.

Bene invece DANIELI che balza di 6,7% dopo i conti annuali 2021/2022. "Risultati forti in entrambe le divisioni", commenta Banca Akros. "Beat significativo. Order intake elevato con boost da tecnologie green e pipeline ancora molto ricca", commenta Equita. Il broker si attende che i conti e la guidance per il 2023 "supportino un rerating del titolo dopo la debole perfomance" da gennaio ad oggi.

Tra i più piccoli, Prismi è stata sospesa dalle negoziazioni in attesa di una nota, secondo quanto comunicato da Borsa Italiana.

(Federico Maccioni, editing Francesca Piscioneri)