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Borsa Milano chiude vicino a massimi seduta, denaro su automotive, Leonardo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari termina non lontano dai massimi di seduta oggi, in un clima moderatamente positivo per le borse anche nel resto di Europa, anche se permane la pressione dell'euro forte.

L'indice benchmark delle blue chip FTSE Mib ha terminato in rialzo dello 0,58% a 23.856 punti e quello europeo Stoxx50 con un progresso dello 0,5%. A Wall Street gli indici viaggiano in rialzo con il Dow Jones che ha, ancora una volta, aggiornato il record storico.

Più sostenuti i guadagni dell'indice Star delle piccole e medie capitalizzazioni più liquide (+1,3%). Oggi, al debutto della sua nuova pubblicazione trimestrale di aggiornamento sui Pir, Equita ha stimato per questi prodotti - che offrono benefici fiscali perchè investono in Pmi - una raccolta di altri 9,1 miliardi per quest'anno dopo gli 11 miliardi previsti per il 2017.

"Le small cap italiane trattano a 18,3 volte gli utili 2018, con un premio del 29% rispetto al mercato italiano, mentre la media degli ultimi cinque anni è stata del 20%", scrive Equita.

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Volumi sul mercato italiano nel suo complesso per circa 2 miliardi di euro a fine seduta.

Tornando alle blue chip, sugli scudi il settore automotive, che si mette in luce anche nel resto d'Europa dove il paniere di riferimento avanza dello 0,75%. Da PIRELLI a FERRARI a FCA i big italiani del settore mettono a segno guadagni compresi fra l'1,6% e il 2%.

FCA chiude tonica con un rialzo dell'1,965 dopo l'accoglienza generalmente positiva riservata ieri ai conti 2017 che hanno spinto alcuni broker a ritoccare al rialzo stime e target price. Per Deutsche Bank e Barclays il nuovo prezzo obiettivo sale a 23 euro da 14 e 21 euro rispettivamente. Ben comprata anche EXOR, che oggi ha aggiornato i massimi storici a 64,15 euro ma con volumi molto inferiori rispetto alla media.

Maggiore sostegno al mercato rispetto alla mattinata arriva da alcuni titoli bancari con il paniere di settore che chiude in rialzo dello 0,3%.

Nel settore oggi fiammata di CREVAL, più volte sospeso al rialzo nel corso della seduta sulle attese circa il completamento del consorzio di garanzia dell'aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe essere lanciato intorno alla metà di febbraio.

In denaro anche industriali come LEONARDO e BUZZI UNICEM, unici titoli a mettere a segno un rialzo di due punti percentuali nel finale.

Non offrono viceversa supporto i petroliferi con SAIPEM che termina piatta dopo una seduta in ribasso ed ENI in lieve rialzo. I concorrenti europei hanno chiuso per la maggior parte in territorio negativo (Stoxx Oil%Gas -0,3%).

TELECOM ITALIA chiude in ribasso dello 0,76% con le attenzioni del mercato puntate alla governance e ai rapporti con il governo.

ATLANTIA termina con un progresso di un abbondante punto percentuale dopo essersi spinta ad un soffio dai 27 euro nel giorno in cui il governo spagnolo ha approvato la sua offerta per acquisire Abertis.

Exploit oggi di FINCANTIERI che balza del 4% anche in chiusura dopo aver aggiornato i massimi storici a 1,55 euro con volumi sostenuti. Oggi il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire ha annunciato che settimana prossima sarà a Roma per discutere degli aspetti militari dell'alleanza fra Fincantieri e Naval Group, che fa parte dell'accordo sul riassetto di Stx, passata sotto il controllo di Fincantieri al termine di una disputa che ha visto coinvolti nei negoziati i governi di Italia e Francia.