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Borsa Milano in cauto rialzo dopo dati, scivola Tim, bene Atlantia, strappa Mondadori

Una passante vicino all'entrata della Borsa di Milano, 25 febbraio 2020

MILANO, 1 settembre (Reuters) - Piazza Affari tiene le posizioni al giro di boa, con gli indici sotto i massimi, dopo i dati macro della zona euro con inflazione sotto le attese e tasso di disoccupazione leggermente migliore.

Realizzata Telecom Italia(TIM) (-1,1%), partita forte stamani e dopo i recenti rialzi. Ieri il Cda del gruppo telefonico e quello di Cdp hanno dato luce verde al progetto per la rete unica. Secondo Equita, "gli accordi di ieri sono un passo importante per la rete unica, un elemento decisamente positivo per Tim in quanto valorizza l'asset rete a multipli ben superiori a quelli di borsa".

Rally anche oggi per Tiscali che balza del 20% dopo la firma di giovedì scorso del protocollo d'intesa con Tim per un coinvestimento attraverso la rete secondaria FiberCop. Sono tre sedute che il titolo registra balzi a due cifre.

Prosegue anche oggi il recupero di Diasorin (+1,65%) dopo il brusco calo delle ultime sedute.

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Campari sale del 3%, fra i migliori del listino dopo che JP Morgan ha migliorato la raccomandazione a 'overweight' da 'underweight', alzando il prezzo obiettivo da 6 a 10 euro.

Effetto upgrade anche per Mondadori (+6,9%). Oggi Equita ha portato la raccomandazione a "buy" con un target price in crescita dell'8%. Secondo il broker, "nell'area libri ci sono visibili segnali di crescita della domanda: dopo un crollo del 45% del mercato ad aprile, si è registrata una significativa ripresa con giugno a +13%". Inoltre, il titolo "è cheap e non sconta la ripresa attesa nel 2021".

Ben raccolta Atlantia, in crescita del 2,2%. In realtà il titolo è in fase laterale da tempo in attesa di novità sul riassetto dell'azionariato della controllata Aspi. In un'intervista a La Repubblica, l'AD di Cdp, Fabrizio Palermo, ha detto che la trattativa con Autostrade non è semplice ma va avanti e l'auspicio è che "vada in porto in tempi stretti".

Deboli le banche, con l'eccezione di Mediobanca che mantiene un cauto rialzo dello 0,25%, ancora sostenuta dalla speculazione per un prossimo incremento della quota di Leonardo Del Vecchio. Giù le big INTESA SANPAOLO (-0,7%), nonostante Jefferies abbia alzato il prezzo obiettivo a 2,15 euro da 2,10, e Unicredit in flessione dell'1%.

In rosso il settore oil con SAIPEM che cede l'1%. Lieve rialzo per Eni.

Infine, peggiora Mediaset in flessione del 2% dopo che anche un Tribunale in Olanda ha bloccato il progetto Mfe accogliendo il ricorso di Vivendi.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)