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Borsa Milano in calo su timori Grecia, realizzi appesantiscono banche

Un operatore di borsa. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Seduta negativa a Piazza Affari, così come nel resto d'Europa, in un mercato nervoso per la situazione in Grecia, dove la borsa scivola del 4,75% tra tensioni per le trattative sul debito tra Atene e i partner Ue a due giorni dall'Eurogruppo.

Il primo ministro greco Alexis Tsipras è convinto che Atene possa raggiungere un compromesso con i partner europei ma crescono i timori sul futuro del paese nella zona euro e su un effetto contagio.

Secondo i trader il clima di incertezza alimenta le prese di profitto dopo i recenti rialzi incoraggiati dal QE della Bce. I realizzi sono più evidenti sui bancari in vista dell'ondata di trimestrali che potrebbero riservare qualche sorpresa negativa in termini di accantonamenti, aggiungono gli operatori.

"I tempi per trovare una soluzione sulla Grecia stringono e questo crea nervosismo sui mercati che approfittano dell'incertezza per passare all'incasso", commenta un operatore.

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"Si vende indiscriminatamente un po' tutto senza storie specifiche. Pesa anche il conflitto in Ucraina", aggiunge un altro trader.

L'indice FTSE Mib cede l'1,9% in lieve recupero dai minimi di seduta. L'Allshare perde l'1,81%. Volumi per un controvalore di 3 miliardi di euro. Il benchmark europeo Eurofirst300 perde lo 0,86%.

Pesanti i bancari e in particolare INTESA SANPAOLO che lascia sul terreno il 3,26%, seguita da BANCO POPOLARE (-2,87%), POP MILANO (-2,6%) e UBI (-2,5%) a fronte di un calo dell'1,6% settoriale in Europa che vede il crollo della banche greche.

Tengono MPS (-0,39%) e CARIGE (+0,47%) risparmiate dai realizzi visto che le due bocciate nei test europei dello scorso ottobre hanno già evidenziato grosse perdite negli ultimi mesi.

Bene la più piccola FINECO (+2,77%) che ha chiuso il 2014 con un utile sopra le attese annunciando inoltre la proposta di un dividendo di 20 centesimi.

Nel rispramio gestito AZIMUT perde il 2,9% mentre al contrario MEDIOLANUM sale dell'1,3% dopo i dati della raccolta di gennaio.

Tra le utility si distingue in negativo A2A, in calo del 3,2% circa, dopo che i comuni di Milano e Brescia hanno limato ulteriormente le loro partecipazioni e in attesa che si completi il piano di discesa nel capitale.

Lettera anche sui titoli dell'automotive. FIAT CHRYSLER lascia sul terreno quasi il 2,89%, in linea con un settore europeo.

I pochi acquisti sul FTSE Mib si concentrano su SAIPEM (+1,3%) e TENARIS (2,8%) in un contesto positivo per i petroliferi continentali.

Tra i titoli minori ancora una giornata sugli scudi per AEDES, che balza del 20% mentre la società dichiara di non essere a conoscenza di notizie che giustifichino i recenti forti rialzi del titolo che da fine gennaio ha più che raddoppiato il suo valore.