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Borsa Milano cede su timori stagflazione globale, giù auto e lusso, bene Generali e UniCredit

Una donna davanti l'ingresso della borsa di Milano

(Corregge refuso nel titolo)

MILANO (Reuters) - Piazza Affari recupera dai minimi di giornata ma resta negativa nell'ultimo scorcio di seduta, zavorrata, come gli altri azionari europei, dai timori di una stagflazione globale.

La debolezza dei mercati non risparmia Wall Street, che apre in calo, con gli economisti di Goldman Sachs che stimano una possibilità del 35% che l'economia Usa entri in recessione nei prossimi due anni.

Non rassicurano neanche le parole del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, che ha avvertito del rischio di multipli shock da inflazione.

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Intorno alle 16,20 il FTSE Mib perde 0,3% con volumi intorno a 1,35 miliardi.

Tra i titoli in evidenza:

Generali è in rialzo di 1,4%, sostenuta da risultati trimestrali, diffusi stamattina, superiori alle attese Anche l'indice che raccoglie i titoli assicurativi scambia in territorio positivo (+1%), con Unipol che avanza di 0,5%.

Recupero nel finale del settore bancario dopo una seduta per lo più in territorio negativo: Bper guadagna 0,5%, Banco Bpm segna +1,5% e Unicredit sale di oltre 2%. Nota negativa da Intesa Sanpaolo, che perde 0,4%.

Riduce il calo ma perde comunque terreno l'automotive: Iveco cede 1,1%, Stellantis 0,3%, Pirelli arretra di 0,7%; Cnh fa peggio e segna -2,1%.

Il settore energetico, virato in negativo in tarda mattinata, prosegue in calo: Eni cede 0,2%, Tenaris affonda di 3,2%. Spunti positivi per Saras, che guadagna 0,4%, e Saipem, che sale di oltre 1%.

Molto penalizzato il comparto del lusso: Brunello Cucinelli e Ferragamo perdono il 4% circa, Moncler cede 2,9% e Tod's è in calo di 2,5%.

Anche Ferrari perde terreno e indietreggia di 0,3%.

Seduta particolarmente volatile per Leonardo, che torna a scambiare in territorio positivo (+0,6%).

Bene anche Diasorin, che guadagna 1,5%.

(Federico Maccioni, editing Claudia Cristoferi)