Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 8 hours 18 minutes
  • Dow Jones

    38.503,69
    +263,71 (+0,69%)
     
  • Nasdaq

    15.696,64
    +245,33 (+1,59%)
     
  • Nikkei 225

    37.552,16
    +113,55 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0704
    +0,0048 (+0,45%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.068,49
    -271,45 (-0,44%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.429,21
    +14,45 (+1,02%)
     
  • HANG SENG

    16.828,93
    +317,24 (+1,92%)
     
  • S&P 500

    5.070,55
    +59,95 (+1,20%)
     

Borsa Milano chiude in lieve calo in attesa referendum Grecia

La sede di Borsa Italiana a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha chiuso in calo di circa mezzo punto percentuale in attesa di conoscere l'esito del referendum greco di domenica sul piano di bailout proposto dai creditori.

L'incertezza sull'esito del voto allontana gli investitori dagli asset più rischiosi, anche per la mancanza delle indicazioni da Wall Street oggi chiusa per l'anticipo della festività dell'Independence Day.

"Il risultato del sondaggio di domenica è incerto. Al di là dell'esito, la Grecia continuerà a dover affrontare una grave perturbazione economica nel breve termine. Tuttavia, il nostro caso base è che la Grecia alla fine resterà nella zona euro anche nel caso di una vittoria del 'No'", scrivono gli analisti di Goldman Sachs.

"Piuttosto che l'esito del referendum in sè, quello che conta per i più ampi sviluppi sui mercati sono le conseguenze del risultato sul percorso e sulla natura del cambiamento politico domestico all'interno della Grecia", continua Goldman Sachs, spiegando che una vittoria del 'Si' e il conseguente cambio di governo e un rapido riavvicinamento ai creditori sarebbe 'market friendly'. Al contrario, la vittoria del 'No' peserebbe sui mercati, anche se la Bce sarà pronta per contenere il rischio di contagio nella regione.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

A questo proposito la banca sottolinea che in caso di vittoria del no, la reazione negativa dei mercati azionari potrebbe essere di breve termine grazie all'intervento della Bce.

L'indice FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,48%, dopo aver annullato parte delle perdite nell'ultima parte della seduta; l'AllShare ha perso lo 0,49%. I volumi, complice anche la chiusura di Wall Street, non vanno oltre i 2,15 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst arretra dello 0,62%.

Pochi gli spunti sui singoli titoli.

Generale debolezza sui bancari, settore più sensibile alla vicenda greca. Tra i titoli più deboli POP EMILIA, MEDIOBANCA e UNICREDIT. Tengono invece POP MILANO e BANCO POPOLARE.

TELECOM ITALIA è salita dello 0,61% con un trader che cita qualche speculazione attorno a movimenti nell'azionariato.

Rialzo anche per Mediaset (+0,54%).

Positiva STM dopo che ieri il gruppo dei microchip ha siglato un contratto di fornitura di durata quinquennale con la cinese Huawei da 500 milioni di dollari secondo quanto reso noto.

Debole FIAT-CHRSYLER (-1,08%) dopo i deboli dati sulle vendite in Brasile.

Ritracciano gli energetici, come ENI (-1,07%) e SAIPEM (-2,26%).

www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia