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Borsa Milano chiude in marginale ribasso, vendite su Mediaset

MILANO (Reuters) - Seduta all'insegna della volatilità per Piazza Affari, che dopo un avvio negativo ha recuperato terreno ma ha continuato a oscillare tra denaro e lettera, incerta sulla direzione da prendere.

In chiusura il listino è lievemente debole in un contesto di generale incertezza di tutte le borse europee, che da una parte hanno visto il rimbalzo dei titoli legati alle materie prime e degli energetici, ma dall'altra hanno registrato decise perdite tra telefonici, media e healthcare.

Priva di particolare slancio anche Wall Street nonostante il tentativo inziale di festeggiare un inatteso balzo della fiducia dei consumatori, tornata a settembre al livello più alto da gennaio.

Il FTSEMib archivia la giornata in flessione dello 0,16%, l'Allshare dello 0,24%. Volumi nel finale intorno a 2,9 miliardi di euro.

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In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 arretra dello 0,4% mentre gli indici Usa sono marginalmente positivi.

Vendite diffuse sul settore media (-1,7% il comparto nel Vecchio continente), con MEDIASET che lascia sul campo il 4,9% tra scambi più vivaci della media. Il titolo secondo i trader risente tra l'altro del downgrade sulla controllata Media Espana, che Barclays ha declassato a 'underweight' da 'equal weight', e potrebbe essere penalizzato anche da un'analisi del sito TvBlog sugli ascolti di Canale5, Italia1 e Rete4 dopo l'uscita dal telecomando di Sky. Secondo i dati esaminati da TvBlog per il periodo 8-25 settembre rispetto alle stesse date 2014, Canale5 mantiene uno share stabile mentre Italia1 perde quasi un punto e Rete4 circa mezzo punto.

In controtendenza nel comparto RCS, che guadagna il 2,4%. Domani scade l'esclusiva con MONDADORI (+0,11%) per la vendita di Rcs Libri.

Tra i titoli legati a petrolio e materie prime TENARIS balza del 2,5%, ENI sale dello 0,9%, SNAM dello 0,7%, SAIPEM dell'1% sulla scia del rimbalzo delle quotazioni del greggio.

Nel comparto auto FIAT CHRYSLER cede lo 0,5% e CNH quasi un punto percentuale, all'interno di un settore europeo poco mosso. Perde terreno anche oggi Volkswagen, che con un ribasso superiore al 4% porta a oltre 41% il crollo subito dallo scoppio dello scandalo sulle emissioni.

Incerte le banche sia a Milano che in tutta Europa. Alla guida MPS (+1,9%) dopo l'ondata di vendite della vigilia.

Venduto il lusso, con cali oltre il 2% per TOD'S e YOOX e dell'1,7% per FERRAGAMO.

Le pressioni che si fanno sentire a livello europeo sul settore farmaceutico/medicale penalizzano SORIN (-4,2%), DIASORIN (-3,8%), RECORDATI (-2%), EUKEDOS (-6,4%). In Europa l'indice Health Care lascia sul campo l'1,7% sulla scia delle perdite accusate ieri sera dal comparto Usa, appesantito dagli attacchi di deputati democratici sugli ingenti aumenti di prezzo di due farmaci per il cuore della canadese Valeant.

Scende di oltre il 4% RAI WAY che ha presentato i target del piano industriale. Un broker ne dà un giudizio complessivamente positivo ma sottolinea che gli obiettivi di ricavi sono inferiori alle attese.

PININFARINA, che ha confermato il proseguimento delle trattative per la cessione al gruppo indiano Mahindra&Mahindra ma senza novità, balza del 3,9%.

Vivace anche DEA CAPITAL (+3%). Indiscrezioni stampa parlano di un fondo per crediti in sofferenza che Idea Capital Funds avrebbe proposto a cinque istituti di credito.

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