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Borsa Milano chiude positiva, corre Fiat Chrysler, bene risparmio gestito

Trader al lavoro. REUTERS/Neil Hall

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta in rialzo, sostenuta dalla performance generalmente positiva dei bancari e dal buon andamento di Fiat Chrysler.

Il listino milanese si è mosso in range stretto per gran parte della giornata tra borse europee poco mosse, intente a digerire i timori sulla crescita economica globale alimentati dagli ultimi dati tedeschi e giapponesi. Gli investitori preferiscono restare alla finestra anche in attesa che la stagione delle trimestrali Usa entri nel vivo.

L'indice FTSE Mib chiude in rialzo dello 0,68%, l'Allshare avanza dello 0,64%. Scambi nel finale intorno a 2,7 miliardi di euro.

Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 segna +0,3% e a Wall Street gli indici sono contrastati.

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FIAT CHRYSLER mette a segno un progresso del 3,9% in un mercato che guarda ancora al prossimo collocamento del 10% di Ferrari e spera che possa riservare qualche sorpresa positiva. Aiuta anche lo sciopero scongiurato negli Stati Uniti con l'accordo sul rinnovo contrattuale, che dovrà comunque essere votato dai dipendenti. [ID:nL8N1281BP] Ben impostato il settore anche a livello europeo (+0,9%).

Tonico il risparmio gestito con MEDIOLANUM che balza del 4,5% dopo i dati sulla raccolta di settembre e AZIMUT, i cui numeri sono usciti ieri, a +2,5%.

Acquisti sulle popolari dopo che ieri la riforma del settore ha superato un primo scoglio con il no del Tar del Lazio alla richiesta di sospensiva cautelare, per andare direttamente alla discussione di merito a febbraio. Un trader sottolinea come la notizia sia positiva per tutte le popolari in quanto elimina un elemento di incertezza. POP EMILIA guadagna il 2%, BANCO POPOLARE e POP MILANO oltre un punto percentuale.

TELECOM ITALIA poco mossa dopo le rinnovate indiscrezioni su una riapertura delle trattative su Metroweb con il fondo F2i e la Cassa depositi e prestiti. Secondo un analista, la notizia sarebbe positiva per il gruppo ma, dopo mesi di voci di stampa mai confermate, si attende qualcosa di concreto.

Cede il 3% PRYSMIAN, su cui JP Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 18,7 da 20,5 euro, mantenendo il giudizio "neutral".

Fuori dal paniere principale spicca il tonfo del 6,5% di RCS in attesa dell'uscita dell'AD Pietro Scott Jovane, che sarà sancita salvo sorprese oggi in occasione di un Cda già in calendario per altri temi. Gli analisti non apprezzano l'incertezza che si crea ora sulla gestione di una società in procinto di presentare un nuovo piano industriale dopo l'aumento di capitale di tre anni fa e molte dismissioni che non sono bastati a risanarla pienamente.

Sul fronte opposto DMAIL GROUP balza di oltre il 17% dopo che il Tribunale di Milano ha dichiarato aperte le procedure di concordato preventivo.

Corre anche su ZUCCHI (+3,9%) galvanizzata da indiscrezioni di stampa su trattative in corso con potenziali compratori.