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Borsa Milano corregge dopo rally, forte Snam e altre utility, giù petrolio, banche

L'ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 19 novembre (Reuters) -

Dopo il lungo rally da inizio mese Piazza Affari, al pari degli altri mercati azionari europei, frena la corsa e viaggia in leggero calo complice alcune prese di profitto fisiologiche.

L'impennata dei casi di coronavirus negli Usa e i conseguenti timori di nuove restrizioni hanno pesato sull'andamento di Wall Street ieri influenzando le piazze europee stamani che non beneficiano degli ultimi aggiornamenti sull'efficacia dei vaccini in preparazione, notizie che in parte i mercati hanno già scontato.

I trader giudicano l'andamento della borsa una correzione fisiologica e anche salutare dopo la recente corsa, anche se l'aumento della volatilità potrebbe portare a movimenti più ampi e a qualche alleggerimento più consistente dei portafogli.

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I futures sugli indici americani sono in calo in vista della ripresa delle contrattazioni nel pomeriggio.

Si rafforza il dollaro, mentre il prezzo del Brent scende sotto i 44 dollari al barile con una domanda di petrolio che non riparte a causa dei vari lockdown in Europa e Usa che limitano i movimenti delle persone.

Tra i titoli in evidenza:

A pesare maggiormente sull'indice di borsa sono i bancari e i petroliferi. Tra questi ultimi Eni cede il 2,2%, Saipem l'1,4% e Tenaris l'1,9% in un contesto europeo di debolezza per tutto il comparto.

Tra le banche le maggiori correzioni, nell'ordine di un punto percentuale circa, coinvolgono Bper, Unicredit e Banco Bpm in un comparto che, se da un lato beneficia delle attese di M&A, dall'altro è penalizzato dai timori di un drastico aumento degli Npl a causa della crisi pandemica, e che attende i chiarimenti normativi da parte delle autorità europee in merito a diverse questioni quali la gestione di questa categoria di asset e i dividendi.

Positiva invece Mps (+0,7%) sulla scia delle indiscrezioni di stampa secondo cui il Ceo di UniCredit Jean Pierre Mustier sarebbe diventato più possibilista su un'operazione con Mps alla luce degli incentivi messi sul tavolo dal Tesoro.

Sul fronte dei rialzi Snam guadagna il 2,7% dopo l'annuncio stamani di un accordo per acquistare da Blackstone circa il 33% di Industrie De Nora per rafforzarsi nelle tecnologie per l'idrogeno. L'operazione è giudicata dagli analisti strategicamente interessante per il posizionamento del gruppo nel promettente mercato dell'idrogeno.

Terna guadagna il 2% circa dopo l'annuncio del piano industriale al 2025 che prevede una forte accelerazione degli investimenti nelle attività regolate in Italia.

In un generale contesto positivo per le utility A2A sale dell'1,5%, Italgas dello 0,9% e Hera dello 0,6%.

Fra gli industriali Fca recupera e avanza dell'1,5%. Secondo il broker Fidentiis, l'annuncio che il 4 gennaio si terranno le assemblee di Fca e Peugeot per l'approvazione della fusione volta a creare il nuovo gruppo Stellantis "è una notizia positiva perché presuppone che il via libera Ue arrivi per la fine dell'anno".

Raccolta Diasorin, in salita del 2,2%, incurante delle notizie sui vaccini anti-Covid in arrivo che dovrebbero ridurre, a regime, l'utilizzo dei test molecolari per individuare il virus sui quali è attiva la biotech italiana.

Fuori dal paniere principale ritraccia Mediaset, in calo dell'1,5% circa mentre ha smentito di aver ricevuto lettere dal board di Vivendi indirizzate al cda del gruppo, come riportato oggi da un organo di stampa, nel tentativo di sanare i contrasti in corso da tempo.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)