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Borsa Milano chiude piatta, corre Fiat, bene banche, giù Mediaset

Un trader di Unicredit. Milano, 13 giugno 2013. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Chiusura piatta a Piazza Affari in una seduta con volumi contenuti e pochi spunti ad eccezione di Fiat, tema del giorno dopo l'ufficializzazione del cambio al vertice di Ferrari che apre scenari sulle future strategie del gruppo automobilistico.

I mercati azionari europei proseguono la fase di riflessione, con qualche realizzo, dopo il rally a seguito delle decisioni delle Bce della scorsa settimana.

"L'attività oggi è scarsa, non ci sono novità che possano imprimere direzione ai mercati" si limita a commentare un trader. Un altro aggiunge che "in attesa degli stress test sulle banche l'attività resterà contenuta".

A Milano, l'indice FTSE Mib chiude praticamente invariato (-0,04%) e l'Allshare cede lo 0,18%. Volumi pari a 2,2 miliardi di euro circa. Il paniere benchmark europeo FTSEurofirst segna un frazionale rialzo dello 0,04%.

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Su tutti distingue FIAT (FIAT FIA.MI) che chiude in salita dell'1,88%, ma sotto i massimi di seduta, e con volumi dopo l'annuncio che Luca Cordero di Montezemolo lascerà la presidenza di Ferrari a Sergio Marchionne il prossimo 13 ottobre, data del possibile debutto a Wall Street della controllante Fiat-Chrysler. Nella conferenza stampa congiunta Marchionne-Montezemolo, il numero uno di Fiat ha detto che Ferrari non farà parte del polo del lusso contrariamente a quanto speculava il mercato.

Nella galassia del Lingotto CNH INDUSTRIAl guadagna l'1,42%, mentre EXOR avanza dello 0,32%.

A sostenere il listino milanese sono anche i bancari, fra i migliori MPS che sale dell'1,8% rimbalzando dagli ultimi ribassi legati ai timori di alcuni investitori sugli esiti degli stress test. Più incerte le popolari con BPER che cede lo 0,3%, UBI (UBI,MI) (+0,47%) e BANCO POPOLARE (+0,23%). Fra le big INTESA SP sale dello 0,16%, mentre UNICREDIT è invariata.

TELECOM ITALIA termina in salita dello 0,55% in un mercato che resta focalizzato sulla partita brasiliana. Secondo indiscrezioni stampa Telefonica non parteciperà alla cordata Oi-America Movil (Claro) che sta studiando un'offerta congiunta per Tim Brasil. Dal Brasile l'AD della controllata brasiliana Rodrigo Abreu ha detto che Telecom non si è ancora pronunciata sulla valutazione che cerca per Tim Participações.

Ribassi tra i titoli del lusso, effetto - sostiene un trader - di realizzi dopo i recenti rimbalzi: FERRAGAMO fra i peggiori con un calo del 2,22%; YOOX cede l'1,96%. Fa eccezione LUXOTTICA invariata. Un trader cita uno studio di un broker straniero secondo cui la società potrebbe aumentare il dividendo.

In fondo al listino principale anche MEDIASET, in calo del 2,77% senza beneficiare delle indiscrezioni relative all'ipotesi di ingresso di Vivendi nel capitale della pay Tv del gruppo, Premium. Gli analisti sono scettici sullo scenario di fusione con Telecom Italia per le problematiche finanziarie, politiche e industriali che un deal del genere comporterebbe.

Fra i minori, balzo di CLASS EDITORI (+11,02%), così come RCS RCSM.MI> (+3,63%).

Trascurati i big dell'energia, focus sulle piccole utility che potrebbero essere prede nel riassetto del settore: ACSM-AGAM sale dello 0,85%, mentre ASCOPIAVE cresce dell'1,06%.