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Borsa Milano debole, vendite su banche e automotive

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude la mattinata in calo affossata dalla debolezza di banche e auto.

Pesano da un lato le nomine di Claudio Borghi e Alberto Bagnai, considerati euroscettici, alla presidenza della commissione Bilancio della Camera e della Finanze del Senato e, dall'altro, il profit warning lanciato da Daimler.

Intorno alle 12,25 il FTSE Mib cede l'1,3% dopo una partenza in lieve rialzo, lo STAR perde l'1,25%. Volumi sull'azionario per circa 900 milioni di euro.

In Europa il FTSEurofirst 300 perde lo 0,35%, i derivati sugli indici di Wall Street sono negativi.

** La notizia di Bagnai e Borghi ha condizionato l'andamento sul mercato obbligazionario portando a un allargamento dello spread Btp/Bund. Di conseguenza sono peggiorati i titoli bancari che in media cedono l'1,8%. UBI, BANCO BPM e BPER perdono tutte più del 2%. "Se il mercato era stato rassicurato dall'intervista del ministro dell'Economia Tria, ci sta che queste notizie possano creare preoccupazione", commenta Alessandro Balsotti di JCI Capital.

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** Le vendite si abbattono su quasi tutti i settori. Particolarmente colpito quello dell'automotive dopo che Daimler ha avvertito che i profitti del 2018 saranno in calo a causa dei nuovi dazi per l'import delle auto esportate dagli Stati Uniti verso la Cina che avranno ricadute sulle vendite dei veicoli sportivi Mercedes-Benz ad alto margine.

Il settore in Europa perde il 2,7%, a Milano FIAT CHRYSLER cede il 3%, BREMBO l'1,9%%.

** Resta brillante ma sotto i massimi OVS che ha annunciato ieri a mercati chiusi un primo trimestre segnato da svalutazioni e accantonamenti relativi al rapporto commerciale con il gruppo Sempione Fashion. Secondo gli analisti i dati rettificati sono leggermente migliori delle attese.