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Borsa Milano in deciso calo su timori virus, giù banche con Bper, strappa Ferragamo

Una donna cammina davanti all'ingresso della Borsa di Milano

MILANO, 21 ottobre (Reuters) -

Gli indici accelerano al ribasso a Piazza Affari. Pesanti anche gli altri mercati europei, mentre aumenta il numero dei contagi e in Italia si va verso nuovi record. Timori ci sono anche per le conseguenze economiche che ci saranno a seguito delle nuove restrizioni ai movimenti delle persone per contenere la pandemia.

A Wall Street indici positivi in avvio si seduta, con il mercato che attende il via libera al piano di stimolo negli Usa che porebbe arrivare prima delle elezioni presidenziali di inizio novembre.

Sul fronte delle materie prime il greggio sempre sotto pressione a causa dell'incremento delle scorte Usa.

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In evidenza Unipol e Unipolsai, con guadagni rispettivamente del 2,1% e del 2%, dopo che ieri Unipolsai ha collocato un bond 'Restricted Tier 1', perpetual e non convertibile a tasso fisso, da 500 milioni di euro ricevendo ordini superiori a 1,5 miliardi di euro. Un primario broker italiano sottolinea che la situazione di solvibilità della cmpagnia rimane interessante "e a questi livelli di prezzo del titolo consideriamo la società sottovalutata, confermiamo la view positiva".

Ripiegano i bancari con le big Intesa Sp e Unicredit in flessione rispettivamente dell'1,7% e del 2,5%. Su Intesa Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 2,20 euro da 2,30 euro precedente, mentre su Unicredit l'ha portato a 8 euro da 9 euro.

Particolarmente colpita dalla lettera oggi Bper, che cede il 5,42% dopo il balzo messo a segno ieri (+9,7%) una volta terminata la possibilità di negoziare i diritti relativi all'aumento di capitale. Poco mossa Banco Bpm. Oggi un quotidiano torna sulla possibilità che il Banco tenga aperte altre due opzioni per una possibile operazione di fusione, ovvero Unicredit e Bper Banca, oltre a quella con Credit Agricole. Banca Imi sottolinea che "Banco Bpm si trova al centro del processo di consolidamento in Italia e riteniamo che gli attuali prezzi di mercato non incorporino alcun premium legato ad operazioni di M&A".

Atlantia perde più dell'indice con un calo del 2,5% dopo che ieri il cda ha ritenuto i termini economici e le condizioni dell'offerta, presentata dal consorzio guidato da Cdp e partecipato da Macquarie e Blackstone, non conformi ad assicurare l'adeguata valorizzazione di mercato dell'88% di Autostrade per l'Italia. Il cda ha inoltre deliberato di proseguire le discussioni con Cdp e i co-investitori sino al 27 ottobre.

Invertono la rotta i titoli del lusso sulla notizia riportata da Reuters che la famiglia Ferragamo ha avuto contatti informali con investitori finanziari per vendere una quota di minoranza della società, secondo cinque fonti vicine alla vicenda. Una portavoce del gruppo dice che la famiglia "smentisce categoricamente di aver sondato investitori e non ha nessuna intenzione di vendere". Il titolo Ferragamo, negativo per gran parte della seduta, ha poi invertito la rotta sulla notizia e balza del 5,6% dopo una sospensione al rialzo con una crescita superiore all'11%. Al traino Tod's che cresce dello 0,8%.

In deciso rialzo Juventus (+5,7%) e Lazio (+62,9) dopo le vittorie in Champions League.

Infine giù il settore oil a causa dell'andamento depresso del prezzo del petrolio con Eni in flessione del 2,2%, Saipem in calo del 4,2%.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)