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Borsa Milano in deciso rialzo dopo Bce, attesa trimestrali, bene Azimut, banche

Una donna con una mascherina davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove con gli indici in deciso rialzo nell'ultima seduta di una settimana, iniziata al cardiopalma con il tonfo del lunedì nero (-3,34% il Ftse Mib) a causa dei timori legati alla risalita dei casi di coronavirus a livello globale per la variante Delta. Successivamente gli investitori sono tornati a comprare i titoli azionari, consentendo alla borsa di riportarsi sui livelli dello scorso venerdì.

"Sui mercati si torna a comprare. Dopo la Bce che ha confermato i tassi, adesso le attese sono per l'imminente stagione delle trimestrali che si apre da lunedì prossimo", osserva un trader.

Ieri la Bce si è impegnata a mantenere i tassi di interesse ai minimi storici ancora più a lungo per stimolare un'inflazione ancora debole, avvertendo che la variante Delta del coronavirus rappresenta un rischio per la ripresa della zona euro.

L'indice FTSE Mib si muove in rialzo dello 0,73%.

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Quanto allo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si attesta intorno ai 106 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Toniche anche oggi le banche e c'è attesa per la decisione della Bce sulla possibile revoca del limite imposto al pagamento dei dividendi delle banche e ai buyback delle azioni prevista per oggi. Sempre sugli scudi Mps (+1,2%), che si aggiunge al +3,7% di ieri in scia dell'accordo preliminare con la Fondazione Mps per chiudere i contenziosi relativi a richieste risarcitorie per 3,8 miliardi.

Sul resto del comparto le big Unicredit e Intesa Sanpaolo salgono rispettivamente dell'1,4% e dello 0,65%. Stabile Bper che cresce dello 0,25%.

Prosegue il rialzo anche di Mediobanca (+0,6%), mentre ritraccia leggermente Generali (-0,45%), di cui Piazzetta Cuccia è il principale azionista, dopo che Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la quota in Mediobanca, facendo ripartire la speculazione sulla governance di Generali.

Nel comparto dell'asset managament, ben raccolta Azimut (+2.4%) a seguito dell'upgrade di Barclays che ha portato la raccomandazione a "Overweight" da "Equal weight" e prezzo obiettivo a 27 euro ds 23,1 euro precedente.

Debole Tim (-0,25%) a seguito del taglio del prezzo obiettivo da parte di Jp Morgan a 0,50 da 0,52 euro.

Infine, strappa Seri Industrial, sospesa al rialzo (+13,4%) sulla scia dell'approvazione del piano industriale al 2025 che prevede a fine periodo un fatturato complessivo pari a circa 15 volte il fatturato registrato nel 2020 grazie al traino della transizione energetica.

(Giancarlo Navach, in redazione Stefano Bernabei)