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Borsa Milano ferma in attesa inflazione Usa, bene Carige, Leonardo, venduta Ferragamo

Dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Si muove piatta Piazza Affari in una seduta al momento senza grandi scossoni. Fra gli investitori prevale sempre la cautela legata alla continua esplosione dei casi di coronavirus a livello globale che minaccia di incrinare la capacità di spesa dei consumatori e la crescita.

Inoltre, questa settimana, i riflettori sono puntati sul dato dell'inflazione Usa atteso mercoledì. Le previsioni sono per un dato sull'inflazione 'core' ai massimi da decenni, al 5,4%, e questo potrebbe spingere la Fed a decidere il rialzo dei tassi in anticipo già a marzo.

Le proiezioni che vengono dai futures per l'apertura di Wall Street sono piatte.

ìIntorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib è sostanzialmente invariato. I volumi sfiorano il miliardo di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Pioggia di vendite su Ferragamo che cede oltre il 5%, ai minimi dal 20 dicembre scorso, mentre MONCLER balza dell'1% dopo che il broker Ubs ha tagliato la raccomandazione per la casa di moda fiorentina e promosso invece il produttore di piumini.

Per restare nel settore, forti vendite su Tod's che cala del 2,5% e su Unieuro (-6,7), penalizzate dai timori di nuove chiusure.

Bancari sempre sotto i riflettori sulle attese di M&A. Carige sale del 3,3%, poco sotto i massimi di seduta. Oggi si riunisce il comitato di gestione del Fondo di tutela dei depositi (Fitd) per completare la valutazione delle offerte presentate per rilevare la banca genovese e decidere se concedere l'esclusiva a uno dei pretendenti. Bper (+1,3%) ha migliorato l'offerta per vincere la sfida con Credit Agricole, secondo quanto riferito a Reuters da due fonti nel fine settimana.

Ben raccolto anche il resto del comparto con Banco Bpm in crescita dello 0,8%, mentre la big Unicredit avanza dell'1,2% spinta, secondo i trader, da voci di M&A con la banca svizzera Credit Suisse che balza del'1,4%.

Forte Leonardo, in crescita del 3,4%, raccolta anche Campari (+1,2%) dopo che Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo a 12 euro dal precedente 11,6 euro.

Nel comparto automotive, Cnh cede l'1,7% dopo che Morgan Stanley ha abbassato il prezzo obiettivo sulle azioni a 18 dollari da 20 dollari. In rialzo Pirelli (+1,8%) dopo che Ubs ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 6,3 euro da 5,8 euro precedente.

Fuori dal paniere, forti realizzi su Seco, che crolla del 9,5%, nonostante i risultati del preconsuntivo 2021 che mostrano il quarto trimestre migliore di sempre.

Tra i titoli minori prosegue la corsa di Promotica, a +5,5%, dopo l'ingresso di Giochi Preziosi nel capitale.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)