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Borsa Milano fiacca con Europa su timori crescita Cina, in luce Leonardo, Tim

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari vira presto in lieve calo dopo un avvio moderatamente positivo, allineandosi alle altre borse europee sui timori di rallentamento dell'economia cinese.

Il Pil cinese ha rallentato a +2,9% nel quarto trimestre, portando l'intero 2022 a +3%, uno dei livelli peggiori da quasi mezzo secolo.

Intorno alle 10 l'indice Ftse Mib cede lo 0,4%.

Tra i titoli in evidenza:

In luce LEONARDO che con un +4% festeggia la promozione a "buy" di Goldman Sachs.

L'avvio di copertura a "overweight" da parte di Barclays fa bene a STM che sale dell'1,5%.

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Proseguono gli acquisti su Tim (+1,3%), già tonica ieri dopo l'annuncio delle dimissioni dal board dell'Ad di Vivendi Arnauld de Puyfontaine. Secondo Equita, la decisione "potrebbe segnalare che il Cda e il governo si stanno muovendo nella direzione della vendita di NetCo alla cordata guidata da Cdp piuttosto che nella direzione del demerger, supportata da Vivendi" che, nel ruolo di puro azionista, avrebbe più libertà di decidere o proporre piani alternativi. "La notizia ci sembra quindi positiva in quanto segnaletica di un chiarimento e di un'accelerazione sul percorso individuato dal governo per la rete", conclude il broker.

Banche in deciso calo dopo i rialzo di ieri, con Unicredit -1,7% e Intesa Sanpaolo -1,9%. Perde quasi il 2% anche Banco Bpmdopo la corsa della vigilia.

Debole anche l'automotive, come in Europa, con Iveco -1,8%, Stellantis -1,1%.

Tengono le utility, che secondo Equita assicurano una buona protezione in uno scenario inflazionistico.

Nell'oil&gas resta al palo ENI, mentre salgono Saipem (+1%) e Tenaris (+2,9%)

(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)