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Borsa Milano, indici volatili, giù utility su rendimento Btp, bene Nexi, pesante Mps

Una donna davanti all'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta abbastanza volatile a Piazza Affari con gli indici che tornano in lieve rialzo, dopo la sbandata di metà mattina dovuta all'impennata dei rendimenti dei titoli di Stato che stanno penalizzando in particolare le utility.

Il tema che tiene banco sui mercati è sempre lo stesso: le incertezze sul futuro dell'economia globale e le conseguenze della politica di rialzo dei tassi adottata dalle banche centrali per fronteggiare l'inflazione.

Positivi i futures sugli indici Usa che fanno presagire un'apertura in deciso rialzo a Wall Street nel pomeriggio.

Intorno alle 12,55 l'indice FTSE Mib sale dello 0,23%. Volumi pari a 761 milioni di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

I titoli del settore utility sono sotto forte pressione a Piazza Affari. A pesare è stato il deciso balzo in avanti dei rendimenti dei Btp con il decennale arrivato a oltre il 4,6%, diventando di fatto più competitivo rispetto al rendimento del dividendo delle società energetiche. Sul comparto influisce anche l'incertezza sulla redditività delle utility mentre a livello europeo si discute di introdurre la tassazione sugli extra profitti. Il peggiore è Terna che perde il 2,7% dopo un minimo da dicembre 2021 di 6,47 euro. Segue Enel (-1,85%), scivolata sui minimi da fine novembre a 4,36 euro. Italgas perde l'1,1% dopo un minimo di 4,92 euro (livello più basso da marzo 2021). Snam perde l'1,8% dopo un nuovo minimo da metà marzo 2021 di 4,32 euro.

Molto forte Nexi (+4,5%), che tuttavia ridimensiona il balzo della prima parte della mattina, dopo l'annuncio dei dettagli del piano strategico al 2025 che vede stime migliori delle attese. Il titolo è tornato sul prezzo di collocamento di aprile 2019. Secondo il daily di Banca Akros, che resta "buy" con prezzo obiettivo a 13,5 euro, "questi dati dovrebbero rassicurare il mercato sulle prospettive di crescita del gruppo e sulla sua abilità di tagliare la leva finanziaria nel breve-lungo termine".

I bancari bruciano tutto il rialzo. Resta positiva UNICREDIT che sale dello 0,5%, promossa da Jp Morgan a 'overweight' da 'neutral" con prezzo obiettivo di 15 euro da 13,5 euro.

Pesante MPS che ieri non era mai riuscita a fare prezzo nel giorno in cui è diventato effettivo il raggruppamento delle azioni ordinarie in vista dell'aumento di capitale iper-diluitivo da 2,5 miliardi di euro. Il titolo cede il 10% a 27,50 euro rispetto al riferimento di venerdì rettificato dopo il raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di 1 a 100. Un trader segnala che sul titolo "ci sono pochissimi scambi, segno evidente che non c'è interesse a entrare su queste azioni in vista dell'aumento". Da oggi, inoltre, non saranno consentiti ordini senza limite di prezzo.

Ben raccolta STM in salita del 3,3%.

Sul fronte opposto non si arresta il flusso in vendita su JUVENTUS, in calo del 3,4%, penalizzata dai recenti risultati.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)