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Borsa Milano intorno a parità dopo seduta volatile, bene energia, banche, giù lusso

Una donna davanti alla Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta volatile per Piazza Affari che ha tentato due volte, in mattinata e nel primo pomeriggio, di rimbalzare dopo le ultime forti perdite. Gli investitori però non osano prendere una direzione forte prima delle decisioni della Fed domani e Milano giunge così a fine seduta intorno alla parità.

In linea le altre borse europee e Wall Street, che ha aperto bene per poi perdere terreno.

Intanto lo spread sul debito Italia-Germania si muove intorno ai 247 punti, leggermente sotto i massimi di giornata.

Intorno alle 17,10 l'indice FTSE Mib sale dello 0,02% con volumi intorno a 1,5 miliardi di euro.

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L'alta volatilità è aumentata dalle scadenze tecniche di fine settimana, dice un trader.

Tra i titoli in evidenza:

In altalena le banche che nel pomeriggio tornano a salire, in linea con il settore europeo.

Piccolo rimbalzo per Bper (+1,2%) dopo l'ondata di vendite delle ultime due sedute, +1,7% Intesa Sanpaolo, +3% Unicredit, il cui AD ha appena sottolineato di non voler svendere i suoi asset in Russia.

Nel settore, vivace il risparmio gestito con Mediolanum, Banca Generali e Poste tra +4% e +2,5%.

Il forte rialzo del greggio per la contrazione dell'offerta spinge il settore oil in tutta Europa con Eni +2,4%.

Rimbalza del 4% Saipem, salita fino a +8% in giornata, dopo cinque sedute negative consecutive in cui ha perso più del 26%. "A trainare il titolo oggi è oltre al forte ipervenduto sulle azioni anche l'annuncio dell'MoU con Trevi nel settore eolico che è coerente con il piano strategico al 2025", osserva un trader.

Trevi Finanziaria balza del 10% proprio in virtù di questo annuncio che prevede la collaborazione per lo sviluppo congiunto di un progetto di due sistemi di trivellazione per fori di fondazione di grande diametro destinato ai parchi eolici.

Debole il lusso in tutta Europa, con Moncler e Ferragamo in calo tra il 2,8% e il 4%.

Cede il 3% Amplifon, che risente dei multipli elevati con cui la rivale danese Demant ha portato a termine l'acquisizione in Cina della totalità del capitale di ShengWang, come sottolinea il broker Equita.

Scende del 3,7% Campari, giù Saras dopo i recenti rialzi dovuti alla crescita dei margini di raffinazione.

(Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)