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Borsa Milano, in leggero calo, bene Mediaset, Ubi, giù Bper

MILANO, 22 novembre (Reuters) - Piazza Affari chiude in leggero calo in un mercato incerto e che non riesce a trovare slancio dai segnali di ottimismo sul negoziato Usa-Cina dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto oggi che un accordo commerciale è "potenzialmente molto vicino".

Ritracciando dai massimi da metà 2018 raggiunti la scorsa settimana, la borsa milanese chiude la prima settimana con segno negativo dopo sei ottave in rialzo.

BANCHE fiacche ma in evidenza positiva UBI a +1,4% dopo che in giornata ha sfondato la soglia dei 3 euro, livello che non vedeva da tredici mesi. Positiva anche BANCO BPM con +1% mentre sul fronte opposto BPER è in fondo al listino principale con -2,4%.

Acquisti sul risparmio gestito con FINECOBANK a +1,4%, in seconda linea AZIMUT e BANCA MEDIOLANUM. In calo, tuttavia, BANCA GENERALI(-1,59%).

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MEDIASET in rialzo dell'1,6% dopo avere convocato un'assemblea straordinaria il 10 gennaio prossimi per alcune modifiche statutarie della holding olandese MediaforEurope (MFE) nel tentativo di avere il consenso anche del gruppo francese Vivendi con il quale però non ha ancora raggiunto un accordo.

TELECOM ITALIA (TIM) in rialzo dello 0,5% dopo un report di Barclays di ieri, secondo cui il gruppo sta facendo bene in termini di risultati e ha opzioni di creazione di valore con gli spinoff di rete e data center.

FIAT CHRYSLER (FCA) cede lo 0,57% dopo il ribasso di ieri sulla notizia della causa di GM, nell'ambito di un'indagine per presunta corruzione del sindacato da parte del gruppo italiano.

Nuovo ribasso TREVI FINANZIARIA INDUSTRIALE (-9%); il tribunale ha rigettato l'omologazione dell'accordo di ristrutturazione raggiunto con i creditori ai sensi dell'articolo 182 della legge fallimentare.

AQUAFIL brilla con +6,5% sulla scia dell'accordo con la francese Tarkett per la fornitura di materiale riciclato da destinare alla produzione di Econyl, come evidenziato dal report del broker Equita.

(Andrea Mandalà, In redazione Milano Gianluca Semeraro)