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Borsa Milano in leggero ribasso, mercato valuta timori recessione e scarsità offerta

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in leggero ribasso, estendendo le perdite della scorsa settimana, mentre il mercato valuta la contrazione delle forniture e i timori legati al rallentamento della crescita economica globale.

Alle 12,44 i futures del Brent cedono lo 0,40%, a 112,66 dollari al barile. La scorsa settimana i prezzi hanno perso il 7,3%, il primo calo settimanale in cinque settimane.

I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate sono a 109,07 dollari al barile, in calo di 0,45%. La scorsa settimana, i prezzi hanno perso il 9,2% il primo calo in otto settimane.

I futures del Brent sono ai minimi da un mese, ma alcuni analisti prevedono che le perdite saranno di breve durata.

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Le sanzioni occidentali hanno ridotto l'accesso al petrolio russo, dopo l'invasione dell'Ucraina nel quadro di quella che Mosca ha definito "un'operazione militare speciale".

Sebbene le importazioni cinesi di greggio russo a maggio sono aumentate del 55% su base annua, con Mosca che supera l'Arabia Saudita come primo fornitore di prodotti petroliferi per la Cina, le quote di esportazione del paese hanno mostrato un calo nelle spedizioni.

La tensione sui mercati dei prodotti raffinati ha offerto sostegno ai prezzi del petrolio.

Gli analisti prevedono aumenti estivi limitati da parte dell'Opec+.

In Libia, la produzione di petrolio è rimasta volatile a seguito dei blocchi da parte dei gruppi dell'est del Paese, con una produzione che di recente è stata fissata a 700.000 unità al giorno.

Inoltre diminuiscono le prospettive di un alleggerimento delle sanzioni iraniane, che potrebbe portare a un significativo aumento delle esportazioni di greggio di Teheran.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Gianluca Semeraro)