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Borsa Milano in lieve calo ma migliore in Europa, balzano Bpm e Ubi

Un operatore di borsa al lavoro REUTERS/Neil Hall

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta in moderato calo, facendo decisamente meglio delle altre borse europee grazie al sostegno delle banche.

I risultati trimestrali diffusi tra ieri sera e questa mattina vivacizzano il listino milanese e sono alla base della maggior parte dei movimenti dei titoli che affollano la parte alta e la parte bassa del paniere principale.

A prevalere sono comunque gli spunti positivi, soprattutto per alcune banche come Mps, Bpm e Ubi, relegando in secondo piano le preoccupazioni sulle crescita in Cina e le tensioni sul fronte geopolitico in Ucraina che penalizzano invece le altre piazze del vecchio continente.

L'indice FTSE Mib chiude in ribasso dello 0,25%, l'Allshare dello 0,31%. Volumi nel finale intorno a 3,5 miliardi di euro.

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Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 scende dell'1% circa mentre a Wall Street gli indici sono vicini alla parità.

Positivi i bancari, in controtendenza rispetto al comparto europeo. "Piace questa disciplina pre asset quality review, vedi Unicredit ieri, Pop Milano e Ubi oggi", dice un trader. "Il mercato reagisce bene di fronte a trimestrali dignitose. Mostra una certa benevolenza, probabilmente perché i nostri istituti sono a sconto rispetto al panorama europeo, ma anche rispetto alle banche spagnole". L'indice bancario italiano guadagna lo 0,5% mentre in Europa il settore cede l'1,3%.

Dopo i risultati diffusi rispettivamente ieri sera e stamattina, POP MILANO e UBI svettano con rialzi nell'ordine del 5%. Ancora tonica (+0,55%) UNICREDIT dopo il balzo di ieri.

Discorso a parte per MPS, che mette a segno un progresso dell'1,4%, in un mercato che guarda di più a temi speculativi. "Si tratta di un titolo da trattare a margine, qui non penso sia tanto importante il tema di asset quality e le valutazioni", spiega l'operatore. "Parliamo di una banca che deve ricapitalizzare in maniera massiccia, in una situazione dove ci sono grandi azionisti in manovra..."

In rialzo dell'1,3% ENEL che in mattinata ha annunciato dati "in linea con il consensus", secondo un analista. "Ci sono buone notizie su futuri dividendi e taglio costi", aggiunge.

ERG balza di oltre il 7% dopo i risultati, grazie al "buon dividendo", dice un altro trader.

Sul fronte negativo in evidenza CAMPARI che lascia sul terreno circa il 4% dopo che l'AD Bob Kunze-Concewitz in conference call ha indicato per il 2014 un Ebit margin in linea con quello dell'anno scorso, sorprendendo negativamente il mercato.

Venduta (oltre -5%) anche TOD'S dopo che i conti 2013 - annunciati ieri sera a borsa chiusa - si sono mostrati più deboli delle attese. Il gruppo ha anche espresso cautela sul 2014 e ha annunciato che nelle prime dieci settimane dell'anno le vendite nei DOS esistenti sono scese.

Si allinea alla debolezza del comparto lusso FERRAGAMO (-2,8%) nonostante i risultati annunciati ieri sera non abbiano deluso le attese e il gruppo abbia dato buone indicazioni sul 2014. "Tuttavia riteniamo che la cautela sia un 'must' nel settore del lusso in questo periodo a causa dell'alta volatilità delle vendite", si legge in una nota di Banca Akros, per cui Ferragamo è il titolo preferito tra le società italiane del lusso ma resta ancora costoso rispetto al settore. Debole anche YOOX che cede il 3,5%.

TELECOM ITALIA in ribasso dell'1,65% mentre si profila un compromesso sulla governance.

Fuori dal FTSE Mib perde il 5,9% DATALOGIC dopo il collocamento di azioni da parte di Tamburi.

Corrono le squadre di calcio quotate con la LAZIO a +23%, la ROMA a +10,7% e la JUVE a +5,8%.

Tra i minori balzi a doppia cifra per ENERVIT, IT WAY, CERAMICHE RICCHETTI e CENTRALE LATTE TORINO.