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Borsa Milano migliora su indiscrezioni Grecia, rimbalzano banche

Opertaori a lavoro. REUTERS/Lucas Jackson

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in rialzo una mattinata nervosa, aiutata dalle indiscrezioni stampa su un possibile ripensamento di Atene sull'ultima proposta avanzata dalla Commssione Ue.

Dopo il calo di oltre il 5% archiviato ieri sull'onda della rottura delle trattative tra Grecia e i creditori internazionali, intorno alle 11,50 il FTSEMib sale dello 0,5% e l'Allshare dello 0,4% dopo aver passato gran parte della seduta in territorio negativo. Volumi intorno a 1,5 miliardi di euro. In calo dello 0,4% l'indice paneuropeo FTSEurofirst 300, positivi i futures Usa.

I mercati restano volatili, con gli investitori prudenti prima di prendere posizione in vista del referendum greco sulla proposta di accordo domenica prossima.

Credit Suisse vede una possibilità su tre di un'uscita della Grecia dall'euro e anche in questo caso giudica improbabile (33%) un rischio sistemico per l'Europa. Per questo ritiene i cali del mercato come opportunità di acquisto, anche considerando le potenzialità di crescita dei prezzi rispetto alle prospettive crescita economica. Secondo il broker, il mercato potrebbe sottovalutare la vulnerabilità della Francia rispetto ai rischi che corre la Grecia: "Continuiamo a comprare Italia e banche retail sulla debolezza", conclude.

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Dopo il crollo di ieri le banche hanno colto le ultime indiscrezioni sulla Grecia come occasione di rimbalzo: l'indice sale dell'1,5%, contro il +0,4% dello Stoxx europeo, con UNCIREDIT, POP MILANO, UBI e POP EMILIA in rialzo di oltre il 2%.

Sempre vivace BUZZI (+3%), promossa a "buy" da Goldman Sachs che l'ha inserita anche nella "conviction buy list".

Debole il settore lusso con TOD'S e FERRAGAMO in ribasso di oltre l'1%.

Il calo del greggio pesa sul settore energia con SAIPEM -1,8% (-1% lo Stoxx europeo.

Spunti su AEDES (+6%) che ha chiuso in anticipo l'aumento di capitale avendo collocato subito tutti i diritti inoptati.

Pesante SINTESI dopo che l'assemblea non ha approvato il bilancio 2014 e ha revocato il Cda.

Cede più del 3% FINCANTIERI dopo il sequestro preventivo di alcune aree strategiche del cantiere di Monfalcone.