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Borsa Milano in lieve calo ma regge rispetto a Europa grazie a UniCredit e banche

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari contiene il ribasso, sostenuta dalle banche guidate da UniCredit, a fronte di un contesto europeo che vede gli altri mercati in deciso rallentamento.

Anche le proiezioni che provengono dai futures americani indicano un probabile avvio negativo a Wall Street nel pomeriggio.

Gli investitori preferiscono portare a casa i guadagni in attesa dell'esito della riunione del Fomc Usa che si concluderà con l'annuncio sui tassi domani e a seguire la Bce giovedì.

Intorno alle 12,40 l'indice FTSE Mib cede lo 0,30%, mentre lo Stoox50 europeo arretra dello 0,78%. Volumi pari a 1,4 miliardi di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

In netto rialzo Unicredit (+9,1%), su nuovi massimi da fine maggio 2018 in un mercato galvanizzato dai risultati 2022 e da una guidance sul 2023 nettamente superiori alle attese. Una sorpresa positiva è inoltre arrivata dalle indicazioni della banca sulla distribuzione del capitale agli azionisti sull'esercizio appena trascorso.

I risultati della banca stanno spingendo gli investitori agli acquisti in tutto il comparto (indice +3,2%), essendo la prima ad averli pubblicati. Secondo un trader, il mercato sta cercando di giocare di anticipo, posizionandosi sulle banche in vista dei prossimi risultati trimestrali a breve. Banco Bpm sale dell'1,5%, Bper +2,5%, Intesa Sanpaolo +1,4% e Pop Sondrio +2,5%. Volatile MPS comunque in salita del 2,2%. Il broker Equita ha aumentato "il peso nel portafoglio su Intesa di 100 punti base sull'aspettativa di un buon reporting e di una buona guidance sul 2023 anche alla luce dei risultati appena pubblicati da UniCredit".

Continua la lettera sul settore oil su prese di profitto, in scia al ritracciamento del Brent, con Tenaris che perde intorno all'1,2%, Eni a -1,5% e Saipem a -1%. Continua, invece, la corsa di Saras che sale del 2,2% premiata dal balzo dei margini di raffinazione petrolifera.

Annulla tutto il ribasso della prima parte della seduta Telecom Italia dopo il rally di ieri sulle indiscrezioni di stampa di una possibile offerta di Cdp e dei fondi per la rete con una valorizzazione intorno a 24 miliardi di euro.

Raccolte le azioni A di Mfe (+2,9%), mentre è piatta la categoria B dopo che il Cda di MediaForEurope ha approvato la fusione della controllata spagnola Mediaset Espana. "Operazione attesa che permette al gruppo di semplificare la struttura azionaria", scrive Equita.

Giù Leonardo in calo dell'1,8%, penalizzata dal taglio della raccomandazione di Ubs a 'neutral' da 'buy'.

Infine, storno deciso di Ferrari con un calo del 3,6% in vista dei risultati giovedì.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)