Borsa Milano chiude piatta dopo recupero, vendite su bancari
MILANO (Reuters) - Le forti vendite sul comparto bancario segnano la seduta a Piazza Affari che dopo un recupero nel pomeriggio, sulla scia dei rialzi di Wall Street, riesce ad annulare le perdite e a chiudere piatta.
A scatenare il sell-off sui bancari, assieme alle incertezze in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre e all'operazione di messa in sicurezza di Mps, le indiscrezioni sui maxi accantonamenti e l'innalzamento dei livelli di copertura sui credit dubbi di UniCredit che il mercato tende ad applicare anche agli altri istituti.
"Anche se ogni banca rappresenta un caso diverso è inevitabile che il mercato consideri queste ipotesi sulle coperture come un benchmark che il regolatore potrebbe chiedere al settore", commenta un trader.
Il FTSEMib termina in frazionale calo dello 0,03%, il FTSE ALL SHARE dello 0,04%. Volumi pari a circa 2,5 miliardi di euro. In Europa l'indice benchmark FTSEurofirst 300 guadagna lo 0,6%.
** L'indice dei bancari italiani perde il 2,44% dopo un calo intraday di circa il 4% ai minimi di cinque settimane e a fronte di un settore europeo che chiude in rialzo dello 0,3%.
** UNICREDIT cede il 4,76% dopo le indiscrezioni del Sole 24 Ore riguardanti il piano industriale che prevedrebbe accantonamenti per crediti deteriorati per 7-8 miliardi con un aumento delle coperture sulle sofferenze al 75% e sulle indadempienze probabili al 40%.
I livelli di copertura pesano sull'intero settore: le più penalizzate tra le banche del FTSE MIb sono BANCO POPOLARE (-5,65%) e BPM (-5,04%) seguite da POP EMILIA (-4,2%) e MPS (-3,3%).
** MEDIOBANCA limita le perdite al 2,2% dopo il piano industriale annunciato questa mattina giudicato dagli analisti in generale positivamente.
** GENERALI perde l'1,6% dopo che il primo azionista Mediobanca ha dichiarato che una discesa anche sotto il 10% è tra le opzioni.
** Debole anche BANCA MEDIOLANUM (-1,1%) nonostante l'annuncio dell'acquisizione da parte di Mediobanca del 50% non posseduto in Banca Esperia in mano al gruppo guidato da Massimo Doris.
** Tra gli spunti positivi rialzi fra gli energetici e petrolifere con ENEL (+1,4%) e ENI (+1,4%).
** Forti LUXOTTICA e BUZZI UNICEM, i migliori titoli del listino principale, in rialzo rispettivamente del 3,68% e del 3,27%.
** Fuori dal FTSE Mib DE LONGHI balza di quasi il 9 circa dopo la promozione a "Buy" da parte di Ubs che ha alzato anche il target price del 13% a 26 euro.
** BENI STABILI guadagna il 2,5% dopo aver annunciato la creazione di una Sicaf (60% società e 20% ciascuno Credit Agricole Assurance ed EDF Invest) a cui verrà conferito il portafoglio immobiliare di Telecom Italia e il relativo debito.