Borsa Milano in lieve rialzo, rimbalzo dopo Draghi frenato da energetici
MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia poco sopra la parità una seduta nervosa, che, in sostanza, conferma il cambio di tendenza, dopo il buon andamento dei due mesi precedenti, che sta caratterizzando l'inizio di dicembre.
Delusi ieri dall'esito della riunione del consiglio direttivo della Bce, i mercati non hanno registrato un rimbalzo. Piatti per gran parte della giornata, gli indici sono peggiorati sulle indiscrezioni riguardanti l'esito della riunione dell'Opec su una conferma dell'attuale livello di produzione.
Le anticipazioni sul meeting di Vienna hanno zavorrato i petroliferi e posto in secondo piano il dato positivo sulla creazione di posti di lavoro negli Usa a novembre.
Nel finale, però, l'andamento baldanzoso di Wall Street ha riportato un po' di denaro sul listino milaese.
** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha guadagnato lo 0,12%, l'AllShare lo 0,13% e il MidCap lo 0,26%. Volumi per un controvalore di circa 2,8 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è sceso dello 0,35%.
** Tra gli energetici ENI ha lasciato sul terreno l'1,42%, SAIPEM l'1,71% e TENARIS il 2,17%.
** FINMECCANICA tonica (+1,59%) dopo che Deutsche Bank e Natixis ne hanno alzato il target price, rispettivamente, a 13,5 e a 12,5 euro.
** Banche contrastate: il paniere ha chiuso in rialzo dello 0,36%, con INTESA SANPAOLO (+1,09%) meglio di UNICREDIT (+0,47%). Pesanti MONTEPASCHI (-2,67%) e, fuori dal paniere principale, CARIGE (-4,45%).
** Spunti per UGF (+2,92%) e UNIPOLSAI (+1,44%), YOOX NET-A-PORTER (+3,01%), MEDIASET (+1,82%) e A2A (+1,52%).
** Tra le small cap, CENTRALE DEL LATTE DI TORINO in volo (+20,84%) dopo l'annuncio dell'acquisizione di Mukki.
** INDUSTRIA E INNOVAZIONE in denaro (+8,85%) dopo l'accordo con La Centrale Finanziaria Generale.
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