Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.963,01
    +187,63 (+0,50%)
     
  • Nasdaq

    15.380,75
    -220,75 (-1,41%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,29
    +0,56 (+0,68%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.092,67
    +437,93 (+0,73%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.377,23
    +64,61 (+4,92%)
     
  • Oro

    2.411,20
    +13,20 (+0,55%)
     
  • EUR/USD

    1,0659
    +0,0012 (+0,12%)
     
  • S&P 500

    4.985,54
    -25,58 (-0,51%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8597
    +0,0042 (+0,49%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0018 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4641
    -0,0010 (-0,07%)
     

Borsa Milano in ribasso, bene Eni dopo scoperta giacimento in Egitto

Traders a lavoro. REUTERS/Lucas Jackson

MILANO (Reuters) - Non bastano i petroliferi a Piazza Affari per cantare fuori dal coro delle borse mondiali.

Eni e Saipem, però, hanno fatto per oltre un'ora del listino italiano il migliore in un'Europa mutilata dalla chiusura di Londra. Attenuatasi progressivamente meno la spinta del Cane a sei zampe, Milano si è allineata alla generale tendenza ribassista.

La caduta di agosto di Shanghai (-12,5%) ha influenzato tutti i mercati e Piazza Affari si avvia a chiudere il mese con un calo del 7% circa; il bilancio da inizio anno, però, resta ampiamente positivo: +15% circa.

Attorno alle ore 12,05, gli indici FTSE Mib e l'AllShare perdono lo 0,4% circa, mentre il Mid Cap lascia sul terreno lo 0,8% circa.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 cede lo 0,3% circa.

Volumi per un controvalore di circa 800 milioni di euro.

I futures sugli indici di Wall Street fanno pensare a un avvio di seduta in ribasso.

Obbligazionario Usa poco mosso: il benchmark decennale guadagna 5/32 e rende il 2,17%.

Petroliferi protagonisti ormai da diverse sedute. Trascinati dal rimbalzo dei prezzi del greggio, i titoli delle compagnie hanno sostenuto listini che diversamente avrebbero toccato livelli ben più bassi di quelli segnati. ENI galvanizzata dalla scoperta di un maxi-giacimento di gas in Egitto. Al traino SAIPEM, che, però, dopo uno scatto iniziale, ha perso slancio e si è appiattita.

Prese di beneficio su TENARIS e su altri energetici, come SNAM, ENEL e A2A.

In rosso l'automotive, con FCA peggio di CNH INDUSTRIAL ed EXOR.

Spunti per YOOX e AZIMUT.

Reggono i titoli su cui si attendono le Opa, ovvero ANSALDO STS, PIRELLI, WORLD DUTY FREE e, fuori dal paniere principale, ITALCEMENTI.

Banche più deboli del mercato: il paniere arretra dello 0,9% circa, con INTESA SANPAOLO e UNICREDIT zoppicanti. Peggio le popolari, con POPOLARE EMILIA ROMAGNA, al centro di indiscrezioni di stampa su un'aggregazione con Veneto Banca, particolarmente debole.

Torna a soffrire il lusso - MONCLER, TOD'S, FERRAGAMO e, fuori dal listino principale, AEFFE) - principale vittima del rallentamento dell'economia cinese.

Male MEDIASET, BUZZI UNICEM e STMICROELECTRONICS.

Tra le small cap, la AS ROMA saluta con un balzo la vittoria per 2 a 1 sulla JUVENTUS (debole). Pesante la LAZIO, travolta per 4 a 0 dal Chievo.

CERAMICHE RICCHETTI e OLIDATA vendute dopo i rinvii dell'approvazione dei bilanci semestrali.

Tra le società che hanno pubblicato i risultati venerdì scorso, a picco PIERREL e LA DORIA.

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia