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Borsa Milano, mercato fermo in attesa novità su debito Usa, Ftse Mib in calo su effetto cedole

Una donna passa di fronte alla borsa di Milano

MILANO (Reuters) - A Piazza Affari la seconda parte della seduta procede senza variazioni di rilievo con l'indice Ftse Mib che mostra un calo di circa un punto percentuale scontando l'impatto dello stacco del dividendo da parte di quasi la metà dei titoli presenti nel paniere principale della borsa milanese.

Al netto di questo effetto, l'azionario italiano è in modesto progresso, e grazie al peso relativo dei bancari, oggi ben comprati, registra la migliore performance in Europa.

Il mercato risente anche dell'ingessamento dell'azionario Usa che attende aggiornamenti sul tema dei negoziati per l'innalzamento del tetto al debito americano in una settimana fondamentale in vista della scadenza del primo giugno.

Intorno alle 16,50 il Ftse Mib mostra un calo dello 0,88%, con un impatto dello stacco delle cedole che pesa per l' 1,27%. Il future su Ftse MIb con scadenza giugno scambia a +0,26%. Volumi per circa 1,4 miliardi di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Sugli scudi il settore bancario con MPS in testa a +4% e volumi vivaci, recuperando le perdite delle ultime due sedute. Bene anche BANCO BPM a +1,5% con BPER e FINECOBANK in rialzo, ex-dividend, rispettivamente dell'1,2% e dell'1,5%.

MEDIOBANCA sale dell'1,4% dopo l'accordo di partnership con BANCA IFIS (+2,9%) per la gestione dei crediti deteriorati, che prevede la cessione da parte di Piazzetta Cuccia della società Revalea per un corrispettivo di 100 milioni.

Per un operatore, ad incoraggiare gli acquisti sui finanziari oggi la decisione di Moody's di non aggiornare il rating dell'Italia, alimentando ricoperture tra gli investitori che temevano qualche mossa negativa da parte dell'agenzia di rating.

Tonico anche il comparto del lusso con MONCLER a +2,3%, FERRAGAMO +1,7% CUCINELLI +1,4%. Al contrario debolezza sull'automotive con IVECO, CNH e STELLANTIS in fondo al listino con cali tra l'1,7% e lo 0,8%.

JUVENTUS perde il 2% circa in attesa della sentenza della Corte federale d'appello della Figc sulla rivalutazione della penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta al club bianconero nell'ambito dell'inchiesta sulle plusvalenze. Secondo una fonte vicina al dossier, la Procura federale ha chiesto 11 punti di penalizzazione.

Tra i titoli minori GIGLIO GROUP balza del 28% dopo che stamani ha annunciato un accordo per l'e-commerce di Trenitalia. Corre anche Labomar, +12,5%, adeguandosi al prezzo dell'Opa volontaria totalitaria a 10 euro annunciata nella notte da parte di Lbm Next, che raggruppa gli azionisti di controllo.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)