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Borsa Milano negativa ma sopra minimi, giù Eni, banche, corrono Azimut, Avio

Il logo Eni allo stand di Eni durante il vertice petrolifero internazionale della Nigeria ad Abuja, in Nigeria

MILANO, 26 marzo (Reuters) - Piazza Affari prosegue in calo, ma sopra i minimi, a fronte di altri mercati europei più negativi dopo due giornate di forti rialzi.

Gli investitori sembrano divisi fra il sollievo per l'imponente pacchetto di stimolo varato dagli Usa e i timori di un incremento della disoccupazione e dei casi di coronavirus nel mondo con conseguente sviluppo della recessione a livello globale.

Nella notte il Senato Usa ha dato il via libera al pacchetto da 2.000 miliardi di dollari a favore di lavoratori e industrie colpite dalla pandemia. Ma adesso ci si domanda se queste misure saranno sufficienti a fronteggiare il colpo della pandemia sull'economia Usa.

In Italia, il Paese più colpito dalla pandemia a livello europeo, ma dove si registra comunque un rallentamento dei casi, i morti hanno superato quota 7.500, mentre in Spagna oltre 4.000, eccedendo il numero totale di vittime della Cina.

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"Il mercato è in balia dei flussi. E' difficile dire dove andrà. C'è ancora poca visibilità su quello che sta succedendo", osserva un trader.

Riflettori puntati all'odierno Consiglio europeo e alle misure allo studio del governo italiano, che potrebbero portare al raddoppio del pacchetto da 25 miliardi già varato per fronteggiare l'emergenza coronavirus.

Intanto, lo spread fra i rendimenti dei titoli di stato decennali italiani e tedeschi si restringe ulteriormente intorno a 171 punti base.

Ripiegano i bancari venduti anche negli altri Paesi europei. Nonostante il pacchetto di sostegno da parte del governo, i timori sono sempre legati a un possibile aumento dei crediti problematici per gli istituti di credito. Fra le big Intesa Sanpaolo cede lo 0,52%, mentre Unicredit fa peggio con un calo del 2,4%. Mediobanca perde lo 0,2%. Bper fa peggio di tutti e arretra del 3,4% dopo la recente corsa.

Nel risparmio gestito, continua l'ascesa di AZIMUT con una crescita del 2,7% dopo che Timone ieri ha concordato un finanziamento per massimi 30 milioni per salire nel capitale. Notizia positiva, spiega un broker, "che conferma l'impegno di lungo periodo di Timone".

Vendite su Eni che comunque recupera dai minimi di avvio e cede l'1,7% dopo l'annuncio ieri che ridurrà il capex per il 2020 di circa 2 miliardi e di circa 2,5-3 miliardi nel 2021 a causa del mini barile. Peraltro, oggi, nuovo forte ribasso del prezzo della materia prima sui timori di un calo della domanda a causa del coronavirus. Secondo il broker Fidentiis, la notizia è comunque positiva per la major perché "non c'è alcuna ragione per incrementare la capacità della produzione upstream in uno scenario come quello attuale dove c'è un grosso accumulo di petrolio e con il prezzo del petrolio non in grado di remunerare gli investimenti". Secondo un altro broker, "la riduzione conferma la volontà di rafforzare la struttura finanziaria e la sostenibilità del dividendo".

Positive, invece, le oil service come Saipem (+0,65%) e Tenaris (+2,1%).

Torna a scendere anche Fiat Chrysler (FCA) con un calo dell'1,6% circa. Ieri Moody`s ha posto il rating 'Ba1' di Fca under review con direzione incerta.

Poco mossa Exor (-0,77%) dopo la recente corsa e i risultati resi noti ieri sera a mercati chiusi.

Ancora spunti su Leonardo che sale del 3,9% dopo il rialzo dell'11,3% di ieri, beneficiando della prospettiva di continuare ad operare con gli stabilimenti aperti essendo in settori strategici.

Fra i minori balza dell'8% Avio dopo i risultati del 2019 ieri, valutati leggermente sopra le attese. Secondo un primario broker italiano, "la società è ben attrezzata per superare questo momento di emergenza, potendo contare su una solida posizione finanziaria positiva e su una buona visibilità sulla presa ordini".