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Borsa Milano negativa su realizzi, spunti sul lusso, vendute Illimity, Unieuro

Una donna con una mascherina davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO, 22 giugno (Reuters) - Seduta di realizzi a Piazza Affari, e più in generale sui mercati europei, divisi tra la fiducia nelle prospettive di crescita economica e qualche preoccupazione su un possibile futuro incremento dei tassi Usa. Pesano anche i timori legati ai segnali di aumento dell'inflazione.

Sul fronte obbligazionario, il differenziale di rendimento tra Italia e Germania sul tratto a dieci anni si muove poco sotto i 103 punti base.

"Ci sono un po' di prese di profitto. Sono giornate senza grandi temi, in balia dei futures Usa e i volumi restano bassi", osserva un trader.

Tra i titoli in evidenza:

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In calo i bancari, tra cui fa eccezione Mediobanca che cresce dell'1,2%. Unicredit e Intesa Sanpaolo cedono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,8%. Va peggio Bper con una flessione dell'1,4%.

Nel settore, spicca Illimity, in netto calo (-2,8%) dopo una partenza forte, in seguito all'alleanza strategica raggiunta con il gruppo fintech Ion e al nuovo piano al 2025. Secondo un trader, anche in questo caso si tratta di "prese di profitto post piano industriale".

Trascurata Generali, in flessione dello 0,4% dopo gli accordi annunciati stamani per accrescere la sua presenza in Malesia, dove sarà il secondo operatore Danni ed entrerà nel segmento Vita.

Nonostante la tenuta del greggio, continua la lettera sul settore oil con Eni in calo dello 0,5%, deboli anche Tenaris (-0,35%) e Saipem (-0,9%).

Poco mossa Terna dopo che Deutsche Bank ha alzato a "buy" da "hold".

Spunti al rialzo su Ferragamo che si rafforza (+2,4%), bene anche Brunello Cucinelli in crescita dell'1,4%,

Sale dello 0,7% Webuild che si è aggiudicata in via definitiva un contratto da 1,075 miliardi per la progettazione esecutiva di una tratta ferroviaria ad alta velocità nel collegamento tra Napoli e Bari.

Denaro su Mondadori in salita dell'1,6% sotto i massimi di seduta, con i trader che citano l'effetto uscita dall'indice Midcap ieri e la possibilità di essere comprata dai fondi Eltif che investono in aziende europee di piccola e media dimensione.

Unieuro, da ieri nell'indice Ftse Midcap, è in flessione del 5,5% dopo che ieri ha staccato una maxi cedola di 2,6 euro per azione.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)