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Borsa Milano chiude in lieve rialzo, banche deboli, Creval affonda di 19%

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia poco sopra la parità una seduta dominata dal nervosismo sul caso Carige, che ha spinto sull'ottovolante i titoli delle banche.

L'istituto ligure ha comunicato prima dell'apertura della borsa che non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale da 560 milioni di euro. Il titolo è stato sospeso questa mattina da Borsa Italiana in attesa di una nota, sospensione poi prolungata all'intera seduta.

** L'indice FTSE Mib chiude in rialzo dello 0,22% e l'ALL Share dello 0,24%. In rialzo dell'1,44% lo Star. Volumi nel finale intorno a 2,5 miliardi.

** Il benchmark paneuropeo STOXX 600 avanza dello 0,8% e a Wall Street gli indici sono abbondantemente positivi.

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** L'indice dei bancari italiani, dopo un recupero a fine mattinata, chiude in calo dello 0,5%, contro uno Stoxx europeo a +0,4%. Nell'indice principale BPER BANCA, BANCO BPM e UBI sono le più colpite dalle vendite con cali nell'ordine del 2,5-3%.

** CREVAL affonda del 19% proseguendo il trend iniziato nei giorni scorsi dopo l'annuncio dell'aumento di capitale, oggi appesantito dalla notizia di Carige. MPS subisce subito l'impatto del rischio di una nuova crisi del credito e segna un calo di oltre il 4%.

** TELECOM ITALIA positiva (+1,2%) dopo i recenti ribassi. Aiuta la nomina di Elisabetta Ripa come AD di Open Fiber, società che fa capo a Enel e Cdp, che ha riacceso le speculazioni su un accordo sulla rete, perché Ripa è un ex-manager dell'ex-incumbent.

** Vendite sui petroliferi dopo la notizia che il fondo sovrano della Norvegia ha proposto di togliere le compagnie del settore dal suo indice di riferimento. Lo Stoxx europeo oil & gas è l'unico con il segno meno tra i vari settori (-0,4%). A Milano ENI cede circa un punto percentuale.

** LEONARDO torna a scendere (-3,5%) dopo il tentativo di ripresa della vigilia. Sul fronte opposto tra i titoli migliori del FTSE Mib brillano BUZZI, +3,2%, e PRYSMIAN, +3%.

** Fuori dal paniere principale ASTALDI rimbalza di oltre il 7% dopo la caduta dei giorni scorsi sui risultati e sull'annuncio di un piano di rafforzamento patrimoniale da 400 milioni di euro.

** Tra le small cap si segnala da una parte il calo superiore all'8% di ACOTEL, dall'altra il balzo di oltre il 10% di TISCALI.