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Borsa Milano in netto calo, giù Unicredit, Azimut, forte Tim

L'entrata della borsa di Milano

MILANO, 21 febbraio (Reuters) - I dati macro statunitensi deludenti spingono l'azionario al ribasso con i bancari italiani che fanno peggio del resto d'Europa dopo i recenti rialzi.

Continuano a pesare i timori per l'impatto del coronavirus, che mettono il comparto industriale sotto pressione.

Telecom Italia (Tim) (+3,8%) parte al rialzo nel primo pomeriggio, dopo nuove indiscrezioni di stampa che parlano dell'interesse di Kkr, aggiungendo però che il fondo sarebbe interessato al 49% della rete di accesso e pronta a unirsi a Tim per un'offerta su Open Fiber.

Banche negative dopo i recenti rialzi, innescati dall'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi.

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Unicredit perde il 3,9%, penalizzata dalle indiscrezioni secondo cui l'AD Jean Pierre Mustier potrebbe lasciare la banca, perché è fra i candidati a guidare Hsbc. Il titolo accelera dopo le indiscrezioni secondo le quali la decisione sul futuro del Ceo potrebbe arrivare oggi.

Ma è Azimut la peggiore del settore dei finanziari con un calo del 5,8%, dopo che Timone fiduciaria, presieduta dal Ceo Pietro Giuliani, ha ceduto l'1,78%, parte della quota acquistata due anni fa a 14,3 euro per azione. Non aiutano le dichiarazioni rialziste in un'intervista di Giuliani. Il mercato guarda invece al fatto che la fiduciaria che presiede ha alleggerito la sua quota nella società, anche se solo nel quantitativo sufficiente a rimborsare il finanziamento erogato al momento del rafforzamento del capitale nel 2018. La mossa della fiduciaria è anche una scusa per prendere beneficio su un titolo che da ottobre 2019 è salito del 50% circa.

Realizzi su altri titoli del risparmio gestito con Finecobank in calo del 3,3%.

Intesa Sanpaolo e Ubi si muovono in parallelo lasciando quasi invariato il concambio dell'Ops di Intesa. Alcune fonti hanno detto a Reuters che Ubi sta esaminando piani di fusione alternativi e potrebbe esplorare l'acquisizione di Monte dei Paschi come parte della sua difesa.

Mps chiude +0,6%, ben sotto i massimi di seduta.

Tenaris in netto ribasso (-4,4%), dopo i risultati diffusi nella notte del 19 febbraio. Ieri il titolo è salito, nonostante i conti non entusiasmanti, come reazione ai recenti ribassi e oggi corregge il calo di ieri. Gli analisti sono neutrali sul titolo con target di poco superiori al prezzo di mercato di oggi a 9,37 euro: Mediobanca Securities indica 10,3 euro, Jefferies 12 euro, Equita 11 euro.

Nexi guadagna l'1,4%. Ieri Deutsche Bank ha fissato un target a 21 euro.

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(Stefano Rebaudo, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)