Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.750,35
    -9,34 (-0,03%)
     
  • Dow Jones

    39.807,37
    +47,29 (+0,12%)
     
  • Nasdaq

    16.379,46
    -20,06 (-0,12%)
     
  • Nikkei 225

    40.335,49
    +167,42 (+0,42%)
     
  • Petrolio

    83,11
    -0,06 (-0,07%)
     
  • Bitcoin EUR

    65.197,57
    +379,26 (+0,59%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • Oro

    2.254,80
    +16,40 (+0,73%)
     
  • EUR/USD

    1,0778
    -0,0015 (-0,14%)
     
  • S&P 500

    5.254,35
    +5,86 (+0,11%)
     
  • HANG SENG

    16.541,42
    +148,58 (+0,91%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.083,42
    +1,68 (+0,03%)
     
  • EUR/GBP

    0,8537
    -0,0009 (-0,11%)
     
  • EUR/CHF

    0,9722
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4602
    -0,0004 (-0,03%)
     

Borsa Milano ancora pesante, bene Mps, Intesa SP ridimensionata nel finale

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in ribasso una seduta frenetica, caratterizzata da una prosecuzione del sell-off di ieri in mattinata e da una risalita repentina nella seconda parte, frutto del cambio di direzione improvviso di Wall Street. Ma la borsa Usa, in preda a una sorta di schizofrenia, dopo essere arrivata a guadagnare un punto percentuale, nel giorno di pochi minuti è tornata in rosso.

A consentire all'azionario milanese di sovraperformare le altre borse europee -- che hanno recuperato meno terreno -- sono state le banche.

Il tasso di volatilità sui mercati è a livelli record e provoca movimenti vertiginosi.

"Ora stiamo assistendo a una presa di profitto trainata da valutazioni tirate e dai timori circa l'aumento dell'inflazione", commenta Andrew Milligan, head of global strategy di Aberdeen Standard Investments. "Alcuni investitori sono ormai sovraesposti e subiranno le conseguenze di una vendita forzata, ma alla fine i fondamentali avranno ancora più importanza. Gli investitori dovrebbero essere rassicurati nei prossimi giorni e settimane dalla forza dei profitti societari, dai dividendi e dai riacquisti di azioni che gli elevati livelli di liquidità aziendale consentono".

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Steven Andrew, gestore del fondo M&G Income Allocation, ritiene che, "dal punto di vista dei fondamentali, poco sembra essere cambiato. L'aumento dei salari dovrebbe in ultima analisi essere un fattore positivo per l'economia statunitense. Queste considerazioni e la natura repentina dei prezzi suggeriscono che alla base di questi movimenti ci potrebbero essere fattori non legati ai fondamentali; la nostra propensione è aumentare l'esposizione all'equity".

** In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso il 2,08%, tornando intraday sui livelli del 4 gennaio scorso: la borsa italiana, insomma, sta guadagnando ancora rispetto all'ultima seduta del 2017, ma i progressi di quest'anno sono stati quasi interamente bruciati nel giro di tre sedute. Tornando ad oggi, l'AllShare ha ceduto il 2,04%, il MidCap l'1,86% e lo Star l'1,36%. Volumi per un controvalore di circa 5,3 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 è arretrato del 2,37%.

** Movimenti vorticosi per le banche: il paniere, che ad un certo punto guadagnava oltre un punto percentuale, ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,46%. BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA (+3,35%), BANCO BPM (+1,04%) e BPER (+0,37%) hanno consentito al listino di limitare le perdite. Deboli UNICREDIT (-1,16%) e UBI (-1,03%). Pesante MEDIOBANCA: -2,92%.

** Discorso a parte per INTESA SANPAOLO, che ha salutato risultati e piano con un progresso che, dopo aver toccato picchi di euforia, si è progressivamente ridimensionato (+0,66% in chiusura). L'annuncio della conversione obbligatoria ha messo le ali alle risparmio: +7,34%.

** Fuori dal paniere principale, in evidenza BANCA POPOLARE DI SONDRIO (+2,46%). La conversione varata da Intesa ha catalizzato denaro sulle risparmio di Carige (+2,3%).

** Gli altri finanziari si sono mossi in direzione opposta rispetto alle banche: in lettera assicurazioni (GENERALI -2,8%, UGF -3,46% e UNIPOLSAI -2,72%) e risparmio gestito (FINECOBANK -4,43% -- affossata dopo i risultati 2017 --, AZIMUT -3,27%, BANCA GENERALI -3,47% e POSTE ITALIANE -3%).

** Realizzi sull'automotive: il paniere europeo è sceso dell'1,67%. A Milano, male CNH INDUSTRIAL (-3,83%), EXOR (-4,21%), FIAT CHRYSLER (-2,48%) e BREMBO (-2,6%). Meglio FERRARI: -0,79%.

** Per il resto, pioggia di vendite. Le peggiori sono state SAIPEM (-4,2%), ITALGAS (-3,99%), SNAM (-3,54%) e RECORDATI (-3,54%).

** AEFFE premiata sul fatturato 2017: +2,97%.

** La LAZIO paga un dazio molto pesante alla sconfitta di ieri sera, in casa, contro il Genoa: -8,89%.

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia