Borsa Milano in netto calo, volatile, banche e oil di nuovo vendute, bene Erg

MILANO (Reuters) - Indici in netto calo a Piazza Affari stamani dopo il rimbalzo di ieri partito nel pomeriggio sulla scia del dato sull'inflazione Usa e al buon andamento di Wall Street.

Un trader parla di assestamento del mercato dopo il forte ribasso di lunedì.

Oggi, peraltro, sono in recupero anche le borse asiatiche sulla scia del dato Usa dal quale non sono emerse brutte sorprese, rafforzando così le attese che la Fed potrebbe decidere un incremento dei tassi più moderato nella riunione la prossima settimana.

E anche le indicazioni che provengono dai futures sugli indici Usa sono per un avvio poco mossa a Wall Street nel pomeriggio.

Intorno alle 10,15 l'indice Ftse Mib arretra dell'1,4%.

Tra i titoli in evidenza:

Tornano a scendere i titoli bancari dopo il parziale recupero ieri post bufera scatenata dai timori di contagi per il crollo di Silicon Valley Bank e Signature Bank. L'indice bancario di Piazza Affari arretra del 2,4%. Molto volatile UNICREDIT in calo dell'1,9% dopo un balzo di oltre il 2% in scia delle dichiarazioni del'AD Andrea Orcel. Fa peggio INTESA SANPAOLO in calo del 2,8%.BANCO BPM a -2,5% e BPER a -2%. La peggiore MPS in calo del 3,8%.

Resta sotto pressione il risparmio gestito con FINECOBANK in ribasso del 3,3%, AZIMUT a -2,3%, e BANCA MEDIOLANUM a -2%.

Proseguono le vendite sul settore oil nonostante il rimbalzo del prezzo del Brent con TENARIS che arretra del 3,7%, SAIPEM del 2,8% ed ENI dell'1,6%.

Fra i segni positivi, nel lusso TOD'S positiva con un balzo dello 0,6% con il mercato che ha apprezzato i risultati del 2022 sopra le attese e l'outlook in miglioramento. Bene anche BRUNELLO CUCINELLI in salita dello 0,5% in attesa dei risultati in giornata.

ERG sugli scudi (+1,5%) sulla scia dei positivi risultati sul 2022 resi noti stamani con indicazioni di utile, debito e dividendo migliori delle attese.

Resiliente TIM nel giorno in cui il Cda dovrebbe dare oggi un primo responso alla proposta sulla rete targata Cdp-Macquarie.

Fra i minori strappa MARR con un balzo che arriva a superare il 10% post risultati ieri. Il broker Banca Akros sottolinea che "i risultati sono stati leggermente sotto le attese, ma le stime sono per un forte recupero della profittabilità nel 2023". Target price confermato a 14,40 euro e giudizio che passa da "Accumulate" a "Buy".

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)