Borsa Milano chiude in calo, balza Mediolanum dopo conti, giù Prysmian
MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha annullato i guadagni e ha chiuso non lontano dai minimi segnati in avvio di seduta, riflettendo il peggioramento degli indici di Wall Street e delle altre borse europee.
Deboli in particolare i titoli del settore energetico e bancario.
L'indice FTSE Mib ha archiviato la seduta in calo dello 0,4%, l'Allshare dello 0,38%. In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 segna -0,39%. Volumi per un controvalore di circa 2,6 miliardi di euro.
PRYSMIAN ha ampliato le perdite sulla scia della trimestrale e chiuso in calo del 3,18%.
I risultati spingono invece al rialzo MEDIOLANUM, che dopo una forte accelerazione nelle ultime battute ha chiuso a +3,66%.
Tonica anche AZIMUT dopo la trimestrale (+2,67%). La società ha confermato la previsione di un utile netto di 220-300 milioni di euro nonostante frenata della bottom line del terzo trimestre a 27,3 milioni da 42,6 milioni dopo commissioni variabili prossime allo zero che hanno ridotto i ricavi totali del trimestre a 132,9 da 142,4 milioni di euro.
ENI ha lasciato sul terreno l'1,14%, SAIPEM il 3,21% in un settore debole a livello europeo (-2,3%).
Deboli i bancari, con l'eccezione di INTESA SP che è riuscita a mantenersi sopra la parità. UNICREDIT in lievissimo calo, mentre MPS e BANCO POPOLARE hanno lasciato sul terreno oltre il 2%.
Termina in territorio negativo TELECOM ITALIA (-1,8%) ampliando i ribassi di ieri a seguito della comunicazione ufficiale che Xavier Niel non ha azioni né diritti di voto immediatamente disponibili e non ha agito in concerto con altri quando ha costruito la propria posizione lunga sul 15,14% del capitale, che ha fatto venir meno l'appeal speculativo del titolo.
TENARIS ha chiuso a -0,1% dopo i risultati usciti ieri in tarda serata.
GENERALI ha archiviato la seduta a -1,15% dopo la diffusione dei risultati.
L'upgrade di Citigroup a "buy" fa bene a DAVIDE CAMPARI che è salita dell'1,7% circa, mentre per Socgen è "sell".