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Borsa Milano parte cedente, riflettori su oil, corre Saras, deboli utility

L'ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 16 febbraio (Reuters) - Avvio cauto con tendenza al ribasso a Piazza Affari che punta a consolidare le posizioni dopo il rally legato all'insediamento del governo Draghi. Oggi l'attenzione è sempre rivolta al comparto petrolifero sulla scia del balzo del prezzo del petrolio ai massimi da 13 mesi.

Rally nella notte delle borse asiatiche in una fase rialzista, che dura da dodici sedute consecutive grazie all'ottimismo fra gli investitori legato alla campagna vaccinale anti Covid in giro per il mondo che dovrebbe sostenere la ripresa delle economie.

Chiusa Wall Street ieri, i futures stamani indicano un avvio positivo per i principali indici americani.

Sul fronte interno, Mario Draghi saprà domani, quando si presenterà al Senato per il voto di fiducia, quanto sia effettivamente ampia la maggioranza su cui potrà contare.

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Lo spread del rendimento fra i titoli decennali italiani e tedeschi si muove intorno ai 91 punti base.

Prosegue anche oggi il rally del settore oil sull'effetto balzo del Brent oltre 63 dollari al barile che fa da volano per i titoli petroliferi, tra i più penalizzati dai lockdown per la pandemia che quindi stanno recuperando il gap con il prezzo del petrolio. Eni cresce dello 0,7%. Vanno meglio le oil service Saipem (+3,1%) e Tenaris (+1,4%). Forte anche oggi Saras (+4,45%) dopo l'accordo con Enel Green Power per avviare la decarbonizzazione della propria raffineria di Sarroch in Sardegna, secondo la stampa. Il broker Bestinver ritiene gli attuali livelli del titolo "molto depressi e rappresentano un'interessante opportunità di investimento con una prospettiva a medio termine".

Banche in rallentamento con Unicredit in rialzo dello 0,2% e Intesa Sanpaolo in calo dello 0,2%. Ripiega, invece, Bper in calo dell'1,2%. Dopo un avvio positivo torna piatta MPS.

Raccolta Leonardo in crescita dell'1,1%.

Cedenti le utility come A2a (-0,2%) e la controllata Acsm-Agam (-1,7%) penalizzate dalla decisione ieri del Tar della Lombardia che ha annullato la delibera del Consiglio comunale di Seregno, cancellando di fatto l'aggregazione fra A2A e la multiutility della Brianza AEB. Equita ritiene che questa decisione "sia negativa per l'intero settore delle utility locali perché rende le aggregazioni più difficili".

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)