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Borsa Milano negativa, banche in generale calo ma tiene Mps

MILANO (Reuters) - Mattinata all'insegna della volatilità a Piazza Affari, dove gli indici hanno tentato il recupero dopo l'avvio negativo, spinti da un effimero rimbalzo dei bancari, per poi soccombere nuovamente alla debolezza che continua a dominare su tutte le borse.

Lo spettro della Brexit sembra destinato a restare l'elemento catalizzatore sui mercati fino al 23 giugno, data del referendum in Gran Bretagna, alimentando l'avversione al rischio e di conseguenza le vendite sull'azionario. Intanto sul mercato obbligazionario il rendimento sul decennale tedesco si è inabissato fin sotto lo zero portando la forbice tra i tassi di Italia e Germania a nuovi massimi da febbraio.

A innervosire i listini contribuisce l'attesa per la riunione della Fed in agenda oggi e domani, anche se l'incontro dovrebbe chiudersi con un nulla di fatto sui tassi.

Intorno alle 11,25 l'indice FTSE Mib cede l'1,4% così come l'All Share. Volumi per circa 770 milioni di euro.

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In Europa anche il benchmark FTSEurofirst300 arretra dell'1,4% e a Wall Street i futures trattano in ribasso.

Bersagliati da vendite molto pesanti nelle ultime due sedute, i bancari questa mattina hanno tentato un rimbalzo che però, per la maggior parte dei titoli, si è rivelato di brevissimo respiro. Se MPS e UBI riescono a mantenere un segno marginalmente positivo, le promesse spose BPM e BANCO POPOLARE perdono ancora decisamente terreno con cali rispettivamente del 4,5% e del 3,7%. I diritti dell'aumento di capitale del Banco cedono oltre il 20%.

L'indice di settore italiano arretra dell'1,5% a fronte di un -1,7% del paniere europeo. UNICREDIT, che nelle prime battute ha segnato un nuovo minimo a 2,2 euro per poi portarsi in positivo, galleggia intorno ai valori di chiusura della vigilia.

Tra i finanziari forte lettera anche su ANIMA che lascia sul terreno il 4,3% e MEDIOLANUM con quasi -4,7%.

In un comparto auto debole in tutta Europa (-2,1%), FIAT CHRYSLER cede il 2,6%.

Sul fronte negativo anche YOOX NET-A-PORTER con una flessione del 4,2%. In ribasso di oltre il 2% MONCLER.

RCS, ieri positiva, cede il 4,5% a 0,748 euro ma resta comunque ben sopra il prezzo di 0,7 euro dell'Opa lanciata dalla cordata Bonomi e soci che partirà lunedì. In ribasso dell'1,2% CAIRO COMMUNICATION la cui Ops sul gruppo editoriale è iniziata ieri con zero adesioni.

Tra le small cap uno spunto rialzista arriva da CALEFFI sulla scia di un accordo di licenza in esclusiva mondiale firmato dalla controllata Mirabello Carrara per lo sviluppo della collezione tessile casa a marchio Diesel.