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Borsa Milano parte incerta dopo stop a stimoli Usa, venduta Nexi, strappa Safilo

Una donna passa accanto alla sede della Borsa di Milano

MILANO, 7 ottobre (Reuters) -

Avvio di seduta lievemente debole sul mercato azionario italiano che si muove incerto dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di interrompere i negoziati con i Democratici per trovare un accordo sull'atteso nuovo pacchetto di sostegno all'economia americana. Immediata la reazione della borsa Usa scesa ieri sera, così come il prezzo del Brent tornato intorno ai 42 dollari al barile.

"Le borse europee tengono meglio anche sulla scia dei futures Usa che fanno prevedere un rimbalzo per i mercati americani. Comunque la giornata è ancora lunga e i volumi sono bassi", osserva un trader.

Positive le notizie sul fronte dello spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi invariato intorno a 125 punti base.

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Pesante Nexi, che cede il 4,6% a 16,075 euro dopo il collocamento da parte di Nexi Mercury UK Holdco del 13,4% circa del capitale a 15,50 euro per azione. "Sul titolo c'è un effetto tecnico di allineamento al prezzo di collocamento che è stato a forte sconto", sottolinea un trader.

Cedenti le banche, molto forti ieri. Sempre giù Bper (-2,4%), sotto aumento di capitale. Le big Intesa Sanpaolo e Unicredit perdono intorno allo 0,5%.

Settore oil sotto pressione. Eni perde il 2% circa, Saipem -1,7%, Tenaris -1,5%.

Qualche acquisto sull'automotive con Fiat Chrysler in salita dello 0,3%, mentre cede lo 0,8% Pirelli, molto forte ieri.

Vendite su Tim (-0,88%) dopo che S&P ha tagliato l'outlook a negativo a causa di attese di ricavi e utili più deboli.

Balzo di Safilo in rialzo di oltre l'8% dopo che ieri è stato annunciato il rinnovo dell'accordo di licenza eyewear con Pierre Cardin fino a dicembre 2026. Secondo il broker Fidentiis, si tratta di "una buona notizia per Safilo, anche se non c'è un impatto materiale sul titolo e stimiamo che Pierre Cardin possa avere effetti nella parte bassa a una cifra sul totale dei ricavi. Il focus del mercato è sulle stime al 2020".

Fra i titoli minori, crolla As Roma, in asta di volatilità dopo un calo del 12,7% a 0,22 euro a due giorni dall'avvio dell'Opa obbligatoria a 0,1165 euro da parte del gruppo Friedkin, che ha rilevato nei mesi scorsi l'86,6% del club calcistico, e dopo la stima di una perdita di 204 milioni per l'esercizio 2019/2020. "Se l'Opa è stata fissata al quel prezzo, vuol dire che il valore della società è quello e il mercato si adegua", osserva un operatore.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)