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Borsa Milano chiude piatta, meglio d'Europa, giù Ferragamo e Geox, spunti su A2A

Traders a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - hiusura piatta a Piazza Affari che fa neglio degli altri mercati in una seduta comunque di consolidamento dopo il tonfo di ieri.

L'indice FTSE Mib cede lo 0,08%, l'Allshare lo 0,09%. Volumi per 2,6 miliardi di euro. Il benchmark europeo l'Ftseurofirst300 cede lo 0,93%

Nel listino principale spicca il forte ribasso di FERRAGAMO che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del trimestre. Il titolo, che cede l'8,12% con forti volumi, soffre del taglio dei giudizi o dei target price da parte di alcuni broker che, tuttavia, non evidenziano particolari criticità nei conti. In scia YOOX NET-A-PORTER che cede il 4,4%.

Misti i bancari: poco mosse le due big INTESA (+0,06%) e UNICREDIT (-0,72%). MPS cede lo 0,53%.

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Crolla GEOX penalizzata dal dollaro forte, visto che la società compra in dollari circa l'80% dei suoi prodotti finiti. Durante la call di ieri il gruppo ha segnalato che la debolezza dell'euro avrà un impatto sul gross margin e ha stimato un impattto potenziale fino a 300 punti base nella prima metà del 2016. Il titolo lascia sul terreno il 10,8%.

Bene (+1,3%) ed ENEL GREEN POWER (+2,04%) dopo le trimestrali annunciate stamane. Il mercato guarda con più attenzione a novità sull'integrazione che dovrebbero essere annunciate la prossima settimana a Londra.

Spunti anche su A2A in salita del 2,3% dopo i risultati dei nove mesi ieri sopra le attese e l'eventualità di una cedola straordinaria. Positiva anche la rivale IREN (+1,54%) dopo che l'AD ha oggi annunciato di stimare un utile netto 2015 di 140 milioni e di puntare sull'M&A nel settore delle utility.

RCS perde il 5,9%: "Le indicazioni sull'ultima parte dell'anno sono deludenti, ma il punto qui è che la società continua ad avere sempre gli stessi problemi: servono altre cessioni, altro taglio costi, altra finanza per stabilizzare la struttura finanziaria e le banche non hanno ancora deciso se essere abbastanza pazienti e generose da evitare l'aumento", spiega un analista.

Scende anche oggi ASTALDI (-4,5%) dopo la diffusione di una trimestrale che da mercoledì ha sollevato dubbi sui target 2015 del debito e sul rispetto dei covenant con le banche e dopo la conference call in cui ieri l'AD ha cercato di rassicurare gli analisti.

Debutto incolore sull'Aim per H-Farm che cede lo 0,2%.