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Borsa Milano chiude debole, pesano vendite su banche, bene Ferragamo

La sede di Borsa Italiana a Milano, in una foto del marzo 2013. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari termina in calo una seduta senza grandi spunti, segnata dal ribasso delle banche penalizzate da prese di profitto.

Sul finale di seduta sono giunte le dichiarazioni di un esponente della Fed che ha ipotizzato un incremento dei tassi Usa all'inizio del 2015 e questo ha fatto sbandare i listini azionari. "A parte queste dichiarazioni inattese la seduta non ha offerto grandi spunti", osserva un trader

L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,39%, l'Allshare cede lo 0,30%. I volumi sono contenuti, poco sotto 2,7 miliardi di euro.

Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 ha chiuso in calo dello 0,19%

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MEDIASET guadagna il 2,11% il giorno della decisione sull'assegnazione dei diritti Tv del campionato di Serie A per il triennio 2015-2018 che vede il gruppo di Cologno Monzese e Sky in corsa per i principali pacchetti. Una fonte ha detto che lo schema di accordo dovrebbe prevedere che sia Mediaset che Sky trasmetteranno nel triennio 2015-2018 i match delle otto principali squadre di serie A, mentre Sky avrà l'esclusiva sulle 12 squadre minori.

Tra gli altri principali rialzi del Ftse Mib, FERRAGAMO sale del 3,56% dopo la promozione di Credit Suisse a "neutral".

A sostenere l'indice sono principalmente i titoli petroliferi e alcuni industriali con SAIPEM, che guadagna l'1,77% e CNH l'1,07%%.

Arretrano i bancari con MPS (-0,33%) che ritrova stabilità dopo le burrascose sedute che hanno accompagnato l'aumento di capitale che si chiude domani. Il titolo si ferma a ridosso di 1,5 euro, sostanzialmente in linea al valore teorico dell'azione in occasione dello stacco del diritto quando è partito l'aumento.

Tra gli altri bancari POP MILANO cede il 2,25% su prese di profitto dopo il balzo della vigilia in scia all'annuncio della rimozione dei requisiti addizionali di capitale che ha un impatto positivo sui coefficienti patrimoniali dell'istituto. "Crediamo che i coefficienti patrimoniali possano essere ulteriormente rafforzati nei prossimi trimestri per effetto della potenziale approvazione dei modelli avanzati IRB", si legge in un report di Nomura che commenta positivamente la notizia sugli add-on.

POP EMILA cede lo 0,77% a 6,45 euro mentre i diritti perdono il 5,08% a 0,56 euro.

Nel resto del settore UBI e BANCO POPOLARE perdono entrambi circa il 2%, giù anche la big UNICREDIT che perde l'1,76%.

In fondo al Ftse Mib, STM che il 2,28% dopo l'annuncio sull'offerta di un bond convertibilie in azioni ordinarie per un ammontare nominale di un miliardo di dollari.

Fuori dal paniere principale MAIRE TECNIMONT

RISANAMENTO balza del 4,86% dopo avere perfezionato la vendita a Chelsfield/The Olayan Group del portafoglio immobiliare francese.