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Borsa Milano parte positiva ma volatile, strappa Mediaset, ritracciano banche

L'edificio della Borsa di Milano nel centro di Milano

MILANO, 11 novembre (Reuters) -

Avvio positivo e volatile a Piazza Affari con l'indice Ftse Mib a ridosso di quota 21.000 punti, sui livelli del 24 luglio scorso, in scia della chiusura sui massimi di 29 anni della borsa di Tokyio e del rally di Wall Street ieri.

Nonostante i lockdown in atto in numerosi Paesi europei per tentare di contenere la pandemia, gli investitori puntano su una ripresa delle economie a livello globale grazie all'ottimismo sul vaccino contro il Covid-19.

E' di due giorni fa la notizia che quello sperimentale sviluppato da Pfizer ha dimostrato un'efficacia di oltre il 90% nel prevenire il Covid-19 e che la sperimentazione raggiungerà la fase finale entro la seconda settimana di dicembre.

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"Siamo partiti sotto i migliori auspici e ora c'è qualche presa di profitto. Le incognite sono ancora tante, da un presidente degli Usa che è recalcitrante ad accettare la sconfitta al Covid che non molla la presa", osserva un trader.

Sui mercati c'è in corso una rotazione settoriale con gli investitori che adesso puntano sui titoli del manifatturiero o sulle small cap, più colpiti dalle restrizioni imposte dai Paesi, a svantaggio del comparto tecnologico che ha beneficiato delle misure di distanziamento sociale, con i consumatori che hanno aumentato l'utilizzo del digitale e dello streaming.

A Wall Street, infatti, il Nasdaq continua a sottoperformare, mentre sono positivi gli indici S&P 500 e il Dow Jones.

Prosegue il recupero del prezzo del Brent intorno ai 44 dollari al barile sulle attese di una ripresa della domanda di carburante a emergenza conclusa.

A Milano, inoltre, fra ieri e oggi ci sono numerose trimestrali con effetti sui corsi dei titoli interessati.

Banche volatili che tornano scendere dopo il balzo dele ultime sedute: le big Intesa Sanpaolo e Unicredit perdono rispettivamente l'1% l'1,5%. Bper (-1,3%), Banco Bpm (-1,8%).

Ritraccia anche Leonardo (-2,5%) partita forte anche oggi sulle indiscrezioni di una possibile quotazione di Drs, controllata Usa attiva nel settore della difesa.

Tim ben raccolta con una salita dell'1% dopo i risultati del terzo trimestre "in linea e con deboli aspettative", scrive Equita nel daily.

Denaro su Mediaset (+8,4%) che stamani reso noto la trimestrale "migliore delle attese grazie a revenues più elevati e taglio costi", evidenzia Equita.

Effetto risultati anche su Ferragamo, in crescita di oltre l'1% dopo la trimestrale sopra le attese.

Atlantia sbanda e cede intorno al 3% sulla notizia che la Gdf ha eseguito sei misure cautelari verso ex ed attuali top manager della controllata Aspi.

Ritraccia il comparto oil, con Saipem in flessione del 2,3% ed Eni dello 0,5%

Infine, ancora sugli scudi As Roma, anche oggi in asta di volatilità, dopo un balzo dell'11,5% a 0,26 euro per azione.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)