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Borsa Milano chiude in rialzo, ma pesano Snam e Saipem, banche miste

La sede di Borsa Italiana a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Piazza Affari termina la seduta in rialzo, anche se sul listino milanese pesano i forti ribassi di Saipem e Snam. Fanno meglio gli altri mercati europei.

L''indice FTSE Mib sale dello 0,40%, l'Allshare dello 0,48%. L'indice benchmark europeo, l'FTSEurofirst300 sale dello 0,91%. A Milano volumi intorno 2 2,2 miliardi di euro.

Banche contrastate: le popolari negative con UBI BANCA che cede l'1,65% e BANCO POPOLARE il 3,59%, MPS (-2,68%). Bene, invece, le big INTESA e UNICREDIT

in crescita rispettivamente dell'1,82% e del 2,33%.

POPOLARE EMILIA mette e segno un +3,25% nell'ultima settimana dell'aumento di capitale per il quale c'è un buon riscontro dalla rete, come dichiarato dall'AD Alessandro Vandelli in un'intervista a CorrierEconomia.

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Sul fronte dei ribassi, SNAM lascia sul terreno il 2,27% dopo la notizia della notifica alla controllata Italgas di una misura preventiva di amministrazione giudiziaria da parte del tribunale di Palermo. "Oltre al potenziale danno reputazionale, il commissariamento blocca di fatto l'attività operativa di Italgas per almeno sei mesi", osserva una nota di Intermonte. Stefano Gamberini di Equita invece ritiene che non ci siano rischi sulla valorizzazione della società. "Gli unici rischi che vediamo - spiega - sono di immagine soprattutto a livello internazionale e dal punto di vista operativo l'imminente avvio delle gare per le concessioni di distribuzione

gas".

In scia SAIPEM (-2,18) che oggi ha visto il target price di Deutsche Bank tagliato a 18 euro da 19 con giudizio 'hold'. Guadagna lo 0,9% la controllante ENI. "Sul titolo influisce anche l'indiscrezione di stampa sulle modalità di uscita di Eni da Saipem, interpretata negativamente per Saipem e positivamente per Eni", osserva un trader. Secondo Equita, le opzioni di una eventuale uscita di Eni "sembrano negative per Saipem: oltre all'ammontare di progetti problematici ancora nel backlog, c'è un ammontare significativo di debito infragruppo".

In un contesto generale debole, GENERALI chiude piatta dopo aver annunciato la cessione di Bsi, cessione che completa il programma di dismissioni del gruppo.

Seduta difficile per A2A che cede l'1,38% e si allontana sempre di più come prezzo all'obiettivo posto dai due comuni azionisti, Milano e Brescia, per realizzare il collocamento del 5%. Venerdì scorso l'annuncio che il piano industriale sarà presentato il prossimo anno.

Fra i minori svetta AS ROMA con una progresso del 9,05%.