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Borsa Milano, perde il 4% su timori caduta governo, affondano banche, Telecom

Una donna davanti l'ingresso della borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari estende il ribasso dopo che il governo ha ottenuto la fiducia in Senato sul decreto Aiuti senza però i voti del Movimento 5 stelle, come preannunciato ieri da Giuseppe Conte.

Il presidente del consiglio Mario Draghi, che nei giorni scorsi si è detto indisponibile a proseguire il suo ruolo senza il sostegno dei 5 Stelle, si è recato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Pesa anche il forte calo con cui ha aperto Wall Street dopo i risultati deludenti delle grandi banche JPMorgan e Morgan Stanley.

Intorno alle 16,20 l'indice FTSE Mib cede il 4%, sui minimi da novembre 2020, con volumi intorno a 1,3 miliardi di euro.

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La possibile crisi di governo arriva in un momento di grande incertezza, tra inflazione record, tassi in crescita, tensioni geopolitiche e una possibile crisi energetica, sottolinea Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte, che indica i titoli bancari e assicurativi tra quelli più esposti.

"Lo scenario base su cui ci si muove, preferibile borsisticamente, è che la crisi di governo possa rientrare o che si arrivi a un Draghi bis ma lo scenario di elezioni anticipate appare molto concreto", dice.

Tra i titoli in evidenza:

Affondano le banche, con UniCredit in calo di oltre il 7%, Monte Paschi, Bper e Banco Bpm intorno a -6%, Intesa Sanpaolo -5%.

Giù anche Telecom(-6,3%), su cui pesa il rischio che venga a mancare un quadro politico definito per attuare importanti scelte strategiche, spiega Randone.

In controtendenza Saipem, rimbalza del 7,5% dopo il tracollo delle ultime sedute. Nel comparto energia Eni perde il 5%, Enel il 5,7%.

(Claudia Cristoferi, editing Andrea Mandalà)