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Borsa Milano pesante, vendite generalizzate, giù soprattutto finanziari e Fca

La sede di Borsa Italiana a Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in netto ribasso una seduta segnata fin dall'avvio dalle vendite, effetto dei rinnovati timori di rallentamento dell'economia mondiale.

La flessione registrata ad agosto dalla produzione industriale cinese, infatti, segnalano i trader, rappresenta una sorta di antipasto del taglio delle stime sul Pil mondiale da parte del Fmi.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso il 2,72%, tornando sotto quota 21.000 punti. L'AllShare è sceso del 2,63% e il MidCap del 2,12%.

Volumi per un controvalore di circa 2,7 miliardi di euro.

Vendite concentrate soprattutto sui finanziari: il paniere delle banche italiane è arretrato del 3,23%. UNICREDIT (-4,69%) ben peggio di INTESA SANPAOLO (-2,04%). Realizzi su MONTEPASCHI: -5,27%. Segno meno anche per le popolari: UBI BANCA -6,17%, POPOLARE MILANO -3,75%, BANCO POPOLARE -4,18% e POPOLARE EMILIA ROMAGNA -2,55%. Fuori dal paniere principale, pesanti BANCA INTERMOBILIARE (-6,69%), CREDITO EMILANO (-4,58%) e CARIGE (-3,44%).

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Colpito duramente anche il risparmio gestito: AZIMUT -5,97%, MEDIOLANUM -5,52% e, fuori dal paniere principale, ANIMA -5,33%

Contengono le perdite le assicurazioni: GENERALI -2,1% e UNIPOLSAI -3,39%.

Lo scandalo Volkswagen continua a pesare sull'automotive: lo stoxx europeo è sceso del 3,57%. A Milano FCA -4,95%, CNH INDUSTRIAL -3,6% ed EXOR -3,13%. Tra le mid cap, a picco SOGEFI: -4,8%.

LANDI RENZO al galoppo: +7,99%. La società, specializzata nella produzione di impianti per motori a gas, ha proseguito il trend positivo grazie allo scandalo sulle emissioni di Volkswagen, che favorisce il settore dei carburanti alternativi.

Discorso a parte per PIRELLI (-0,13%), ancorata attorno alla parità da settimane, così come le altre società sotto Opa: ANSALDO STS (-0,37%), WORLD DUTY FREE (-0,2%) e ITALCEMENTI (-0,4%).

ATLANTIA (-0,48%) e AUTOGRILL (-0,3%) sostenute da indiscrezioni di stampa riguardanti le mosse della famiglia Benetton.

Il prezzo del petrolio in ribasso trascina a fondo le società collegate: SAIPEM -4,54%, ENI -3%, TENARIS -2,48% e, tra le mid cap, MAIRE TECNIMONT -5,62%.

In sofferenza anche STMICROELECTRONICS (-4,75%) ed ENEL GREEN POWER (-3,38%).