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Borsa Milano piatta, Ftse Mib sempre a un passo da massimi 2008, corre Interpump

Una donna cammina davanti all'ingresso della Borsa di Milano

MILANO, 2 giugno (Reuters) - - Indici che veleggiano a un passo dai massimi di fine ottobre 2008 a Piazza Affari, ma al mercato mancano i volumi per spingere sull'acceleratore in maniera più decisa nel giorno della festa della Repubblica, con le banche chiuse e il solo trading online attivo.

L'indice delle blue chip, il Ftse Mib, ha già superato ieri nel durante quota 25.500 punti, ma non riesce ancora a varcare questa soglia in chiusura che rappresenta il ritorno sui livelli di 13 anni fa, quando i mercati furono travolti dalla crisi finanziaria negli Usa legata ai suprime e al mercato immobiliare.

A Wall Street indici positivi. Piazze europee e asiatiche sempre sui massimi, nella settimana in cui i mercati guardano al dato sugli occupati Usa di venerdì e in vista di riunioni importanti delle banche centrali in Europa e Stati Uniti per capire quale sia la prospettiva dei tassi di interesse.

Sul fronte delle materie prime, prosegue la corsa del greggio che si muove sopra i 71 dollari al barile, ai massimi da due anni e nonostante la decisione dell'Opec+ di aumentare la produzione a luglio.

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Stabile il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi sul tratto a dieci anni intorno ai 103 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Molto forte Interpump che balza di circa il 6% dopo l'acquisizione annunciata ieri sera dal gruppo Danfoss della business unit White Drive Motors & Steering. "Il mercato sta apprezzando questo deal. Si tratta della più grande acquisizione nella storia della società", osserva un trader che sottolinea, tuttavia, che il titolo si muove su ripetuti massimi storici. "A questi prezzi è molto tirato", aggiunge. Il broker Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 48 euro da 43 euro precedente.

La corsa dei prezzi del petrolio sostiene il comparto oil anche oggi. A parte Saipem che ritraccia dello 0,3% dopo la corsa di ieri, piatta Tenaris, mentre risale Eni (+0,7%). Ben raccolta anche Maire Tecnimont in rialzo del 3,4%.

Tonica anche Piaggio (+1,7%) con un trader che cita i dati molto positivi delle immatricolazioni europee delle due ruote a maggio.

Fra le banche, le big Intesa Sanpaolo e Unicredit si muovono in rialzo dell'1,2% la prima e in calo dello 0,6% la seconda. Positiva Pop Sondrio (+0,7%).

Ben raccolte le società sotto Opa, come Cattolica in crescita di oltre l'1% a 7,08 euro, ben sopra il prezzo d'Opa di Generali di 6,75 euro. Sale anche Retelit con un +2,2% a quota 3,02 euro, sopra del 6% circa rispetto al prezzo d'Opa lanciata a inizio settimana dal fondo spagnolo Asterion di 2,85 euro.

Giù Atlantia (-1,6%) con il venire meno dell'interesse sul titolo dopo l'ok dell'assemblea alla cessione di Aspi.

Si muovono Astaldi che balza dell'8% circa e Fincantieri (+4,4%).

Fra i minori strappa EPrice con una crescita del 13,2% sulla notizia che la società ha concesso un periodo di esclusiva iniziale sino al 30 giugno a "un primario operatore italiano del settore della grande distribuzione" che ha presentato una manifestazione d'interesse non vincolante per la controllata ePrice Operations.

Sul fronte dei ribassi, storna As Roma che arretra del 3,2% dopo la recente corsa.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)