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Borsa Milano poco mossa in attesa banche centrali, rimbalza Nexi, strappa Intercos

La facciata della Borsa di Milano

MILANO (Restereste) - Indici poco mossi a Piazza Affari in un contesto di borse asiatiche contrastate e con Wall Street sempre sui massimi storici.

L'interesse degli investitori è rivolto alle prossime mosse delle banche centrali, a partire dalla riunione della Federal Reserve, iniziata oggi e che domani dovrebbe annunciare il 'tapering'. Giovedì sarà la volta della Banca d'Inghilterra alle prese con una delle decisioni più imprevedibili degli ultimi anni.

Intorno alle 9,40 il FSTE Mib è quasi invariato.

Tra i titoli in evidenza:

Forte Nexi che balza del 2,3%, anche se il titolo viene da svariate sedute in forte calo, sulla speculazione legata alle indiscrezioni di stampa secondo cui ci sarebbe a un testa a testa con la rivale Worldline per il business di merchant acquiring della greca Eurobank. Un primario broker italiano sottolinea che l'interesse verso la Grecia è forte perché il mercato presenta importanti opportunità di crescita nel settore dei pagamenti digitali.

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Banche in spolvero, su cui influisce anche la frenata della fiammata dello spread con i bund tedeschi sceso intorno ai 126 punti base. Bene Banco Bpm in salita dell'1,5%, BPER avanza dell'1%. Poco mosse le big Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Forte interesse da parte del mercato verso la matricola Intercos che segna un rialzo del 13,4% a 14,16 euro dopo un massimo a 14,4 euro a fronte del prezzo di collocamento fissato a 12,5 euro per la principale Ipo di quest'anno a Piazza Affari.

Diversi titoli si muovono a seguito dei nuovi target fissati dai broker. E' il caso di Tim che cede l'1% dopo che Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 0,44 euro da 0,47 euro precedente. Stesso ribasso anche per le risparmio su cui il prezzo obiettivo da parte del broker Usa è stato portato a 0,49 euro da 0,52.

Bene Recordati in salita dello 0,5% dopo che Barclays ha portato il prezzo obiettivo a 52 euro da 50 euro precedente.

Enel cede lo 0,8% a seguito di Deutsche Bank che ha rivisto il prezzo obiettivo a 8,5 euro da 9 euro.

Qualche vendita su Ferrari (-0,3%) in attesa dei risultati del trimestre prevista in tarda mattina.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)