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Borsa Milano chiude in calo, male banche e lusso, brilla Saipem

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in negativo, in linea con le altre borse europee, dopo una mattinata positiva, in un mercato appesantito dalle banche e dal lusso.

I mercati continuano a monitorare i possibili piani di spesa del nuovo governo che rischiano di indebolire il valore dei titoli di Stato italiani, ampiamente presenti nei portafogli degli istituti di credito.

** L'indice FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,18% così come l'Allshare. Volumi per un controvalore di 2,47 miliardi di euro.

** Il benchmark europeo Stoxx 600 perde lo 0,16%, mentre Wall Street è lievemente positiva.

** Tra i peggiori i titoli del lusso, con SALVATORE FERRAGAMO che perde il 3,43%, MONCLER a -2,57% e BRUNELLO CUCINELLI a -4,76%, in scia al comparto europeo, che si attesta a -1,38%. Il settore è zavorrato da Hermes (-5,11%), il cui rating sul titolo è stato abbassato per la terza volta in una settimana da Exane Bnp Paribas, arrivando a "underperform" da "neutral", sui timori che il potenziale di crescita sia limitato dopo la recente sovra performance in Borsa. Anche Lvmh a Parigi perde il 3,3%, con i trader che citano una lettura incrociata negativa relativa alla presentazione agli investitori di Kering (-4,15%). Qualche analista ritiene inoltre che la domanda cinese nel luxury possa rallentare alla fine dell'anno, anche se oggi uno studio di Bain & Company per Altagamma stima per il 2018 una crescita del mercato globale dei beni di lusso del 6-8% a tassi costanti.

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** Deboli le banche, con l'indice italiano del settore a -1,21%, in controtendenza rispetto a quello europeo, in rialzo dello 0,42%. UNICREDIT perde l'1,64%, INTESA SANPAOLO l'1,19%, UBI BANCA, il cui rating è stato tagliato da Credit Suisse a 'neutral' da 'outperform', l'1,51%.

In una intervista a Reuters, il senatore della Lega Alberto Bagnai ha detto che il governo deve bloccare la riforma del credito cooperativo fino a quando le regole europee continueranno a penalizzare le banche italiane, dopo che ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l'intenzione di rivedere la disciplina riguardante Bcc e banche popolari. Si tratta di una mossa che crea incertezza, perché non è chiaro cosa succederà alle banche che si sono già trasformate in Spa.

** POP SONDRIO perde l'1,3%: per un trader le dichiarazioni di Conte allontanano la sua trasformazione in Spa e quindi anche le prospettive di m&a.

** In controtendenza BPER, che sale dell'1,9% dopo un upgrade a "buy" da parte di Equita.

** MEDIASET, che ieri è salita del 3%, chiude in calo dello 0,9%. Oggi l'AD Pier Silvio Berlusconi ha detto di non temere contraccolpi dal nuovo governo.

** Chiusura in calo dell'1,47% anche per TELECOM ITALIA. Oggi l'AD Amos Genish ha promesso la separazione della rete entro l'anno, dopo che ieri AgCom ha dato un primo via libera.

** Migliore del listino principale SAIPEM in rialzo del 5,06% dopo che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e il Consorzio Cepav due hanno firmato il contratto per la realizzazione del primo lotto costruttivo della tratta alta velocità/alta capacità Brescia-Verona, per un valore di 1,645 miliardi.

** ASTALDI sale del 2,85%, dopo le indiscrezioni stampa secondo le quali un potenziale acquirente ha valutato il 33% del ponte sul Bosforo 467 milioni di dollari. L'aumento di capitale della società è condizionato al ricevimento di un'offerta vincolante sull'asset turco.

** Balza del 14,5% SAES GETTERS, che ha firmato un un accordo con l'americana Entegris per la cessione del business della purificazione dei gas, che comporterà una plusvalenza di 229 milioni.

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